Rockets vs Warriors: Houston e il dubbio Howard. Chi ferma Curry?
Ecco le tre domande chiave che precedono gara-2:
1. Come sta Dwight Howard?
Per i Rockets la disponibilità del loro centro e uomo franchigia è il grande dubbio che attanaglia il prepartita. Houston comunque è andata meglio di quanto chiunque abbia mai previsto quando Howard si è fatto male durante la stagione regolare, ma questo non ha molta rilevanza ora che gli avversari sono i Warriors. E ‘difficile immaginare che questa squadra batta la miglior difesa del campionato e il secondo miglior attacco con un Howard zoppicante o addirittura fermo ai box.
Purtroppo il centro numero 12 ha un ginocchio contuso, ed è dichiarato in forse per gara-2. Ha giocoato con la gamba dolorante e se dovesse persistere il fastidio prepariamoci a vedere per molti minuti sul parquet Clint Capela, di buone prospettive, ma non fisicamente imponente come Dwight.
2. Klay Thompson ritroverà i suoi ritmi in attacco?
Il meno celebre degli Splash Brother Klay ha segnato sette punti veloci in gara-1, ma non è riuscito a mantenere quel ritmo per tutta la partita. Ha chiuso con uno su sette da tre e finito con 15 punti con 18 tentativi dal campo. Tutti sanno che è capace di molto di più.
Thompson comunque non dovrebbe sentirsi al centro delle critiche. Ha trascorso la sua serata a rincorrere James Harden, costringendo il Barba molte volte a tiri forzati. Harden tuttavia ha segnato la maggior parte dei tiri presi, ma la colpa non è da attribuire a Thompson. L’attaccante è semplicemente troppo forte anche per la miglior difesa possibile. La questione ora è se Thompson possa rendere efficacemente in tutte e due le metà campo.
3. Possono i Rockets rallentare Curry?
La semplice risposta è probabilmente “no”. Fino ad ora qualsiasi squadra che ha giocato contro il numero 30, non ha trovato soluzioni. Ecco perché lui è l’MVP. Houston, tuttavia, ha permesso a Curry di tirare Martedì sera troppe volte da solo. Ha segnato 34 punti con 13 su 22 dal campo, realizzando sei dei suoi 11 tentativi da 3 punti e servendo cinque assist.
Patrick Beverley se stesse bene non potrebbe fare miracoli contro Steph, ma i Rockets hanno ancora bisogno di evitare che Curry prenda fiducia. Non possono permettersi di sbagliare.