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San Antonio Spurs @ Houston Rockets: il derby del Texas è tutto di Harden e soci

Derby senza storia quello andato in scena nella notte ad Houston tra Rockets e Spurs; inizio sontuoso dei padroni di casa che non si voltano più indietro. Harden e Paul protagonisti


Ci si aspettava un derby del Texas scoppiettante e, perché no, particolarmente adrenalinico eppure così non è stato.

Gli Houston Rockets, infatti, hanno superato senza alcuna difficoltà le piuttosto blande resistenze dei ragazzi di coach Popovich, costretti ad arrendersi al quarantottesimo col pesante passivo di 124-109.

Autentica dimostrazione di forza da parte dei padroni di casa che restano ancorati alla vetta della Western Conference al termine di un match particolarmente sentito in cui la classe di Harden e Paul ha fatto davvero la differenza.

La partita

I primi punti della gara sono di Trevor Ariza che punisce dalla lunga distanza e lancia immediatamente un messaggio agli ospiti.

San Antonio si aggrappa a Kawhi Leonard che, pur non avendo molti minuti nelle gambe, approccia nel modo corretto alla contesa.

I Rockets, tuttavia, cominciano a punire la difesa degli ospiti che non appare assolutamente in serata; Paul realizza un altro canestro dalla lunga distanza, Harden prima ed Anderson poi fanno il resto.

Gli Spurs trovano qualche realizzazione qua e là ma è troppo poco per tenere davvero testa alla vena realizzativa dei padroni di casa che scappano via nel punteggio.

Alla festa si iscrive anche un positivissimo Clint Capela (che chiuderà la sfida in doppia-doppia, con ben 18 punti realizzati e 10 rimbalzi catturati) ed Houston chiude il primo quarto avanti 31-16.

La seconda frazione di gioco si apre con i giocatori della panchina che, su ambo i fronti, prendono possesso del parquet: Rudy Gay realizza in arresto e tiro, dall’altra parte, però, c’è il solito, indemoniato Eric Gordon che, una volta di più, non ci pensa proprio a far mancare il suo contributo con un altro canestro da tre punti.

Mike D’Antoni si ostina a tenere in campo Chris Paul che regala ai suoi tifosi una perla dietro l’altra che fanno letteralmente scappare via la prima forza ad Ovest.

Si tocca e si supera, in men che non si dica, il “ventello”. Gli Spurs sono incapaci di tenere il ritmo dei Rockets che continuano a sfruttare la transizione veloce e chiudono il primo tempo avanti di 17 lunghezze (60-43).

Alla ripresa delle ostilità il copione della sfida non cambia: gli Spurs ci provano solo nel terzo quarto cercando, in prima istanza, il gioco sotto canestro per Aldridge che fa quello che può.

I Rockets, d’altra parte, continuano a trovare la via del canestro bucando ancora la retina dalla lunga distanza con Ariza.

Mills riporta i suoi sotto i venti punti quando mancano cinque minuti al termine della terza frazione, Harden non ci sta e con un gioco in penetrazione ristabilisce lo scarto originario.

L’ultima frazione di gioco e puro garbage time. Trovano spazio, sul fronte ospite, Bertans e Lauvergne (rispettivamente 12 e 14 punti), Houston si limita a gestire e, alla sirena finale, il tabellone elettronico del Toyota Center dice 124-109 per i padroni di casa.

SAN ANTONIO SPURS @ HOUSTON ROCKETS 109 – 124 (16-31 ; 27-29 ; 29-32 ; 37-32)

Spurs: Aldridge 16, Green 2, Gasol 4, Leonard 12, Parker 2, Forbes 11, Mills 13, Paul 5, Gay 7, Bertans 12, Murray 9, Lauvergne 14, Ginobili 2.

Rockets: Ariza 11, Harden 28, Paul 28, Anderson 12, Capela 18, Gordon 14, Tucker 5, Nene 0, Brown 6, Qi 2, Black 0.

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone