Rockets, Harden: "Questa vittoria è per i ragazzi di Santa Fe"
Gli Houston Rockets sono ad un passo dal tornare alle NBA Finals dopo 23 anni. L’ultima volta, nel 1995, arrivò un roboante 4-0 ai danni degli Orlando Magic di Shaq, per il back-to-back dopo il titolo vinto l’anno precedente ai danni dei New York Knicks. La vittoria di stanotte per 94-98, infatti, ha consentito ai ragazzi di coach D’Antoni di portarsi in vantaggio nella serie contro i Golden State Warriors (3-2), ad un solo successo dal passaggio del turno.
James Harden, intervistato a bordo campo, ha voluto dedicare la vittoria alle vittime dell’ennesima sparatoria in una scuola negli States, verificatasi una settimana fa in un liceo di Santa Fe, che ha provocato 10 morti: “Si è giocato in un’atmosfera davvero emozionante e abbiamo cercato di portare un po’ di gioia a questa gente, colpita da una così grande tragedia“.
“Ho sbagliato tanti tiri? Chi se ne frega, abbiamo comunque vinto la partita” – continua The Beard – “Quando i tiri non entrano, dobbiamo affidarci alla nostra difesa, come fatto già in Gara-4. L’approccio al prossimo impegno sarà lo stesso delle partite precedenti, che si venga da una vittoria di un punto o da una sconfitta di quaranta punti. Ogni partita è diversa dalle altre e quel che dobbiamo fare è farci trovare pronti“.
“Noi stiamo mostrando una grande forza mentale e dobbiamo continuare a darne prova ogni volta che scendiamo in campo” – conclude Harden – “Abbiamo fatto nostro questo motto per tutta la stagione, ovvero scendere in campo, giocare duro e dimostrare alla gente che, sul nostro conto, si sbaglia. Sappiamo che atmosfera troveremo alla Oracle Arena e sappiamo qual’è la posta in palio. Noi, comunque, scenderemo in campo, prenderemo i nostri tiri e se entreranno sarà un bonus. Se in difesa continuiamo a mantenere questa concentrazione, abbiamo una possibilità“.
Eric Gordon, invece, parla prima di tutto di Paul: “Spero vivamente che Chris sia dei nostri nel prossimo match. Se non sarà così, per noi sarà dura. Lui è un ingranaggio fondamentale del nostro meccanismo, e staremo a vedere come si evolverà la situazione. L’unica cosa che so è che, alla fine della giornata, lui è fondamentale per la nostra squadra“.
“Siamo veramente affamati. Non dirò che vogliamo andare avanti più di loro, ma di certo lo vogliamo fortemente, con tutte le nostre forze, disperatamente. Stasera non abbiamo giocato granché bene, ma abbiamo vinto lo stesso. Quando giochiamo in questa maniera, così fisici, credo davvero che possiamo fermare chiunque. E’ dura fermare una squadra come Golden State, ma noi abbiamo i mezzi per farlo. Tutti erano pronti a vederli alle Finals per il quarto anno di fila, ma questa è la prima volta che si trovano di fronte una squadra affamata e brava quanto loro“, ha continuato Gordon.
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