Rockets, D'Antoni: "Non esco di casa da settimane. La NBA prenderà le decisioni migliori per tutti"
Gli Stati Uniti sono in breve tempo diventati l’epicentro mondiale della pandemia da COVID-19. La NBA, come praticamente tutto lo sport globale, è fermo da settimane e, nonostante progetti vari di ripresa, ancora si è lontani dal poter ipotizzare con certezza quando si potrà tornare sul parquet.
Mike D’Antoni, head coach dei Rockets, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha detto la sua sul tema, oltre a manifestare la sua vicinanza nei confronti del popolo italiano. “Sono settimane ormai che non esco di casa, come tanti” – spiega il 68enne nativo di Mullens, West Virginia – “Qui a Houston stiamo cercando di fare il massimo per evitar di creare problemi ma, nonostante la gente stia seguendo di più le regole rispetto ai primi giorni, è complicato far capire fino in fondo la gravità della situazione“.
“Gli Stati Uniti hanno perso alcune settimane, forse un mese, nella lotta alla pandemia. Per troppo tempo le persone hanno creduto che la minaccia non fosse seria, che si potesse continuare a fare quello che si voleva, solo senza esagerare. Adesso tutti hanno paura e, bene o male, stanno seguendo le regole“, prosegue D’Antoni.
L’ex stella dell’Olimpia Milano racconta cos’è accaduto il giorno della sospensione della NBA: “Ho letto la notizia mentre eravamo in volo per Los Angeles. Avremmo dovuto giocare contro i Lakers il giorno dopo lo stop, ovvero il 12 marzo. Siamo comunque atterrati in California ma, subito dopo, siamo ripartiti alla volta di Houston. Abbiamo passato 7-8 ore circa in aereo, ma è stata la decisione giusta da prendere“.
“Che rapporto ho con i miei giocatori in questo momento? Li sento solo al telefono, per accertarmi che stiano bene. Chiedo sempre se sono in forma, e tutti mi rispondono sempre sì, anche se questo non vuol dire niente” – dice con divertita ironia D’Antoni – “Li sento come amici però, in questo momento non è possibile altro. Abbiamo dato loro un programma di allenamento e ognuno lo segue come può“.
Su un’eventuale ripresa, D’Antoni è netto: “Il basket al momento è l’ultimo dei nostri pensieri. Quel che è ovvio è che tutti i giocatori e tutte le squadre saranno nelle stesse condizioni quando si ricomincerà e, se sarà dura, lo sarà per tutti. Confido comunque nella NBA. Sono certo che prenderà le giuste decisioni nell’interesse e nella sicurezza di tutti“.