NBA, anche la NBPA da il proprio benestare al programma di ripartenza presentato da Adam Silver
La ripartenza della NBA è davvero realtà. Dopo la votazione favorevole (29-1) del Board of Governor di giovedì alla proposta presentata dal Commissioner Adam Silver, mancava un tassello, vale a dire l’approvazione da parte della NBPA, l’associazione giocatori. Nella serata di ieri quell’ok è arrivato, con il voto a favore dei 28 rappresentanti dei giocatori.
C’è da dire che, come riporta Shams Charania, di The Athletic, la NBPA ha dato la sua approvazione sulla proposta in generale, mentre la discussione è ancora in piedi per quel che riguarda alcuni dettagli. Innanzitutto, l’associazione giocatori chiede di poter disputare due o tre amichevoli prima della ripresa della stagione, fissata per il 31 luglio e che coinvolgerà 22 delle 30 franchigie.
Inoltre, per quanto riguarda i test anti coronavirus, si discute di operare test giornalieri, seppur tamponi orali o nasali leggeri e non quello di tipo nasale invasivo completo; se un giocatore dovesse risultare positivo, la NBA continuerà a giocare, rispettando comunque i suoi protocolli, mentre il giocatore in questione osserverà un periodo di quarantena di una settimana.
Ancora, al Disney’s ESPN Wide World of Sports Complex di Orlando non dovrebbero esserci più di 1.600 persone contemporaneamente. Tranne alcune eccezioni, ogni giocatore non potrà avere più di tre familiari nella ‘bolla’; le famiglie potranno raggiungere i giocatori dopo il primo turno e non potranno lasciare il resort.
Nella riunione si è parlato anche di stipendi, che dovrebbero tornare ad essere pagati normalmente nei mesi estivi, di sound ambientale, nel senso che NBA e NBPA stanno discutendo della possibilità di usare gli audio di NBA 2K nell’arena vuota, e dell’avvio del 2020/21, dato che l’associazione giocatori ha bollato come ‘improbabile’ la data del 1° dicembre per il tip-off della nuova stagione.