Riley fa mea culpa: "Wade non è rimasto, ho sbagliato io"
Dwyane Wade non è più un giocatore dei Miami Heat, e Pat Riley si assume tutte le responsabilità per l’addio della guardia, storica bandiera della franchigia. Queste le parole del GM.
“E’ stata una post-season difficile, non sono riuscito a fare ciò che mi ero prefissato e mi assumo tutte le responsabilità. Forse avrei dovuto aspettare Wade a New York al rientro delle sue vacanze il 6 luglio, ma non ho fatto parte del gruppo che lo ha incontrato, è colpa mia. Di certo senza di lui non sarà lo stesso qui a Miami. Altre stelle avevano lasciato la franchigia, come O’Neal o Mourning, ma con Wade è diverso. Ho lavorato per affiancargli un giocatore importante, avevo bisogno della sua collaborazione come facemmo con LeBron nel 2010, ma le cose non sono andate come pensavo. Il progetto per me era chiaro: migliorarci e riconoscere un contratto più importante a Dwyane. Intanto, gli auguro il meglio. Non l’ho ancora sentito ma gli sto scrivendo una lunga email che gli manderò quando sarà pronta.”
“Bosh? Sta facendo tutto ciò che deve per farsi trovare pronto, aspettiamo solo l’ok medico che è la cosa più importante. Adesso abbiamo una squadra giovane con giocatori molto interessante.”
“A Est i Cavaliers vengono prima di tutti. Poi, un gradino sotto Boston e New York. Gli Hawks restano un’incognita perché dipendono da Howard. In tutto questo, sono convinto che gli Heat potranno raggiungere i Playoff anche quest’anno.”