Redick attacca Zion Williamson: "Non è mancato solo in campo, ma anche come compagno di squadra"
L’annata di Zion Williamson, finora, è tutt’altro che da ricordare. La star dei New Orleans Pelicans non è mai sceso in campo a causa dell’operazione al piede destro effettuata sul finire dell’estate 2021; il suo presunto rientro in campo, varie volte annunciato, è stato altrettante volte rinviato e, al momento, pare più probabile che Zion salti tutto il resto della stagione. Alle preoccupazioni legate al campo, vari rumors indicano dei problemi non di poco conto anche in ambito extra-parquet.
La scorsa settimana, infatti, C.J. McCollum, fiore all’occhiello della franchigia della Louisiana e arrivato nell’ultima trade deadline, ha detto chiaramente di non aver avuto ancora occasione di parlare con il compagno di squadra e di volerlo fare quanto prima. A ciò si aggiungono le considerazioni, per nulla tenere, di J.J. Redick, ai Pelicans nelle ultime due stagioni prima del ritiro: “Quando sei un atleta che pratica uno sport di squadra hai determinate responsabilità, verso il tuo corpo, verso il tuo lavoro e verso i tuoi compagni. Questa è una tua responsabilità e finora non abbiamo visto nulla di tutto ciò da parte di Zion“.
“Si tratta di un argomento che ho affrontato con lui davanti al resto della squadra e se lo porta dietro dall’anno da rookie. Da suo ex compagno di squadra posso descriverlo tranquillamente e precisamente come un compagno distaccato. È un modo di comportarsi che vediamo ancora e ancora“, ha aggiunto il classe ’84 da Cookeville, Tennessee. Sulla questione McCollum: “Mostra una completa mancanza di attenzione per la tua squadra, per l’organizzazione e per la città. Ho capito che è infortunato e che è lontano dalla squadra, ma è appena arrivato uno dei migliori 50 giocatori della Lega e che dovrebbe far coppia con te; allunga una mano e salutalo!“.
“Quando è in campo e sta bene, al 100%, Zion è un giocatore super, fantastico da guardare. Non c’è nessuno che su un campo da basket possa fare quello che fa lui” – conclude Redick – “Ma come compagno di squadra… C’è un modello di comportamento che un individuo completamente calato nella realtà di New Orleans dovrebbe seguire. Tutto ciò è preoccupante“.