Real money: il business dei brand
L’NBA è la lega con i più alti ricavi e stipendi medi al mondo. E’ un business a tutto tondo, sapientemente sviluppato negli anni da veri e propri artisti del mestiere, guidati da un commissioner/manager di livello, forse il migliore di sempre per quanto riguarda lo sport, come David Stern. Una macchina vincente, lanciata verso il successo ed in continua espansione. Per rendere l’idea, la media dei salari NBA è di circa 4 milioni e mezzo di dollari (seguita dalla lega indiana di cricket a circa 4.2) circa 3 volte quella della Serie A (1.4M), per giunta è destinata a schizzare alle stelle dal prossimo anno, per l’aumento del salary cap. In un sistema in grado di muovere somme di denaro spropositate, anche gli atleti sono delle imprese con brand dedicati, manager a curarne l’immagine, pubblicità sui social ecc.
Oltre allo stipendio percepito dalla squadra per cui giocano, alcuni atleti ricevono grossi assegni da marchi d’ogni genere: abbigliamento di lusso, macchine, catene di fast food, hotel e chi più ne ha, più ne metta. Tutto questo per “prestare” la propria immagine come volto di un marchio che, sfruttando la popolarità e l’influenza sul pubblico dell’atleta, crede di poterne ricevere benefici.
Le maggiori sponsorizzazioni riguardano, ovviamente, i brand sportivi. Le varie Nike e Adidas, per citare le più note, firmano annualmente contratti milionari con gli atleti. Dunque, vediamo chi sono i più pagati.
#10 – John Wall: $5 milioni/anno, Adidas
La prima scelta al draft 2010 è diventato il leader indiscusso a Washington, nonché l’unica stella di una squadra che l’anno scorso non è andata troppo distante dalla finale di conference. Ex Reebok, ha messo insieme prestazioni sufficienti a giustificare i $25 milioni in 5 anni che percepirà dalla marca tedesca che gli ha dedicato anche una propria linea di scarpe.
#9 – Blake Griffin: $6 milioni/anno, Jordan
Pochi giocatori sono più “vendibili” al pubblico dell’ala Clippers, il suo gioco altamente spettacolare gli ha assicurato un gran numero di fans. 6 milioni l’anno, per un giocatore così mediaticamente esposto, in un mercato come Los Angeles, sono un assoluto “furto” da parte di Jordan. Bel lavoro, MJ.
#8 – Damian Lillard: $10 milioni/anno, Adidas
L’ex 6° scelta al draft viaggia a più di 21 punti e 6 assist in carriera, per giunta reggendo da solo il peso di una franchigia che ha perso chiunque di buono avesse. 100 milioni in 10 anni sono stati un rischio per l’Adidas, non era affatto scontato che Lillard reagisse così ad una fase di rebuilding estrema da parte di Portland. Scommessa che pare vinta, in quanto ad oggi, le risposte son più che positive.
#7 – Dwyane Wade: $12 milioni/anno, Li Ning
Ci sono voluti 120mila “benjamins” e parte delle quote societarie per convincere l’ex Marquette a non rinnovare con la Jordan ed a passare al marchio cinese. La scelta, però, sembrerebbe non esser delle migliori, in quanto da tre anni a questa parte, ovvero dalla firma di Wade, la Li Ning ha chiuso coi bilanci in rosso. Come farà, il povero Dwyane, a dormire la notte? Ah, forse ricordandosi che i 12 milioni li percepisce lo stesso.
#6 – Derrick Rose: $14.2 milioni/anno, Adidas
Poco prima di rompersi il crociato nei playoff 2012, Rose firmò per 13 anni a 185 milioni con l’Adidas. Nonostante la sfortuna, il marchio tedesco fu estremamente capace, tramite una splendida campagna pubblicitaria nel 2013, di valorizzare il rientro del play dei Bulls. Inoltre la linea D-Rose vende a meraviglia e la stella da Memphis College resta un’autorità nella sua città natale, nonché enorme mercato, Chicago.
#5 – Kobe Bryant: $15 milioni/anno, Nike
Kobe resta, nonostante gli infortuni ed il mese scarso di carriera rimasto, uno degli atleti più “popolari” al mondo. Uno dei più amati e uno dei più influenti della storia del gioco. La sua linea di scarpe è in cima alla classifica delle vendite da un decennio ma più importante ancora è quello che rappresenta la sua immagine: essere l’atleta più popolare in Cina basta e avanza per garantirgli l’assegno alla fine del mese.
#4 – James Harden: $15.4 milioni/anno, Adidas
Pochi giorni dopo aver firmato per 200 milioni in 13 anni con l’Adidas, è stato fotografato con ai piedi delle Jordan. Tendenzialmente non l’idea del secolo per il Barba, che resta comunque un giocatore facilmente “vendibile” al mercato. Una parte del futuro NBA, l’Adidas, se lo gioca qui.
#3 – LeBron James: $20 milioni/anno, Nike
Il Re è “solo” 3° in questa lista, nonostante negli ultimi due anni le sue scarpe abbiano venduto per un ricavo di più di 600 milioni. Più di chiunque altro. Il suo contratto “a vita” con la Nike si dice possa superare il miliardo. Ad oggi i rumors più vicini al fenomeno da Akron parlano di una base di 20 milioni annui e un impegno, da parte della Nike, di investire molti soldi nella sponsorizzazione di LeBron e della sua linea.
#2 – Kevin Durant: $30 milioni/anno, Nike
La sua immagine pulita (ricordiamo il “You’re the real MVP” + lacrime per la mamma) ed il suo talento in campo lo rendono il cestista in attività più pagato dallo sponsor tecnico, con 300 milioni in 10 anni da parte di Nike che, nonostante il mini-mercato di OKC, riesce a portarsi a casa 175 milioni annui solo dalla vendita delle scarpe targate KD.
#1 – Michael Jordan: $90-100 milioni/anno, Jordan
In tutta la carriera da giocatore, MJ, ha guadagnato 90 milioni di dollari. Meno di quanto guadagni ora ALL’ANNO. Il valore di mercato del Jordan Brand è in continuo aumento ed i numeri parlano chiaro: circa 2.5 miliardi di fatturato annuo sono una cifra esagerata per un giocatore ritiratosi più di un decennio fa. Ma la leggenda non viene scalfita dal tempo e Jordan sta monetizzando tutto quanto di buono ha dato al gioco.
O.T. – Steph Curry: valore del contratto non noto, Under Armour
Nel 2014 l’UA ha deciso di rinnovare Curry offrendogli, come ha provato a fare con Durant, quote societarie (oltre che diversi milioncini). Il valore del contratto non è stato rivelato, ma l’immagine di Curry è perfetta per lo sviluppo di un brand che era di secondo piano. Bravo padre di famiglia fuori dal campo, fenomeno al momento senza pari sul parquet, MVP e campione NBA. Tutto quello che si possa cercare in un atleta, Curry ce l’ha. Di conseguenza, sebbene le cifre non siano state rivelate, è probabile che l’accordo superi i $30 milioni percepiti da Durant.
ATTENZIONE: tutti i contratti di sponsorizzazione hanno clausole legate ai risultati, dunque alcuni di questi atleti non percepiranno tutti i milioni per cui hanno firmato.