Raptors, VanVleet: "La stagione riprenderà? Non credo, sono scettico"
Il mondo della NBA attende con ansia l’arrivo del prossimo mese di maggio. Come detto varie volte nelle scorse settimane dal Commissioner NBA, Adam Silver, il punto della situazione verrà fatto allora, analizzando quello che sarà lo scenario della pandemia da COVID-19 negli States per capire se e quando la stagione 2019/20 potrà ripartire, e nel caso con quale format.
Molto scettico in proposito è Fred VanVleet, uno degli eroi del titolo 2019 dei Toronto Raptors, intervenuto in una conference call con alcuni giornalisti nella giornata di ieri: “Sinceramente non penso si ripartirà. Tutti si stanno preparando allo scenario peggiore, ovvero che la stagione verrà cancellata. Noi giocatori, i proprietari e la Lega dobbiamo fare tutto il possibile per assorbire il colpo nel miglior modo, lavorando anche per riprendere l’attività al meglio possibile“.
Nel caso contrario, vale a dire che si dovesse tornare in campo per completare l’attuale stagione, VanVleet non fa lo schizzinoso: “Potrei giocare ovunque e in qualsiasi situazione. A porte chiuse? Perché, davvero costituirebbe un problema? Vista la situazione, credo che qualsiasi decisione non provocherà discussioni, a patto che la salute delle persone venga prima di tutto il resto“.
“Se la NBA dovesse diventare leader in termini di salute di pubblico e giocatori, bisognerà per forza seguire le linee guida imposte da questa pandemia. Ciò va, secondo me, contro la possibilità di tornare in campo” – aggiunge il giocatore dei Raptors – “Ma ci sono tanti soldi in ballo. Ragion per cui credo che, in un modo o nell’altro, si troverà il modo di tornare a giocare. Mettiamola così, non sarei sorpreso né se la stagione venisse cancellata né se, al contrario, dovessimo tornare in campo“.
In conclusione, il 26enne nativo di Rockford, Illinois, parla della prossima Free Agency e dei guadagni dei giocatori: “Penso che la NBA e la NBPA faranno un buon lavoro per garantire ai free agent la possibilità di offerte eque e negoziazioni giuste. Ovviamente, però, ad un certo punto tutti verremo colpiti economicamente da questa situazione; la speranza è che gli effetti siano ridotti“.
“Detto ciò, sono convinto che la salute e il benessere delle persone siano molto più importanti di un paio di milioni qui o là” – termina VanVleet – “Siamo ricchi sfondati rispetto alle realtà dalle quali praticamente tutti noi proveniamo. Per cui non penso che qualcuno stia piangendo per questo“.