Raffaele Ferraro - La Giornata Tipo: "Una sorpresa vincerà il titolo NBA. Teddy Bear Toss, ecco com'è nata l'idea"
Per festeggiare al meglio questo giorno di Natale, in attesa delle varie portate e della lunga serata di match oltreoceano, la redazione di NBA24 ha raggiunto Raffaele Ferraro, il volto dietro la famosa maschera de “La Giornata Tipo”, un posto (virtuale, s’intende) dove il basket viene visto nella sua versione più umana e, spesso, più divertente.
Con lui abbiamo parlato di Nba, di questo avvio di stagione non proprio aspettato, del basket in generale ed anche dei suoi progetti futuri.
Bene, cominciamo dalla Nba. Un inizio di stagione con tante sorprese: cosa dobbiamo aspettarci da qui alla fine?
“Dobbiamo aspettarci qualche Javalata in più perché ne abbiamo viste poche, qualche magia di Steph Curry in meno perché il cuore potrebbe non reggere, Duncan o Dirkone in finale perché questi vecchi hanno fame perenne di vittoria”.
Hai menzionato Curry, ma ci sono anche Harden, Davis e Lillard: le più grandi rivelazioni della stagione arrivano da Ovest.
Sarà ancora una franchigia di questa Conference a portarsi a casa il titolo?
“Ci aggiungerei anche John Wall che sta facendo una stagione strepitosa.
Per la lotta al titolo vedo una finale tra una quasi sorpresa e una favorita di inizio stagione.
Al momento la quasi sorpresa potrebbe essere Golden State che farebbe decadere però la favorita di inizio stagione…”
Come valuti l’avvio delle nuove leve, entrate nella Lega quest’anno? Tanti infortuni, ma anche qualche delusione…
“Tenendo presente che quasi tutte le prime scelte stanno passando più tempo con le pantofole che con le Nike, Wiggins sta facendo ancora abbastanza fatica mentre invece quello si è adattato meglio al gioco, alla squadra e al suo ruolo all’interno della squadra è Mirotic”.
Rondo è sicuramente il botto di Capodanno. Dallas è una contender con lui? Come reputi la scelta di Boston per ripartire nuovamente da zero?
“Dallas secondo me era una contender anche senza di lui. Adesso lo è a maggior rajone, anche se Rondo non è il tipo di playmaker che prediligo. Boston ha buoni giovani, ma probabilmente non un progetto chiaro”.
Teddy Bear Toss: un’idea geniale con un fine ancor più importante. Ti aspettavi questa risposta dal nostro Paese?
“Quando Mario Castelli ha avuto questa idea e me l’ha proposta e quando ho visto che le società rispondevano positivamente, ho capito che il basket, fortunatamente, è ancora ricettivo per questo tipo di iniziative.
Il risultato più importante è stato sicuramente quello di portare un sorriso a dei bambini in ospedale e ad aiutare la Peter Pan Onlus che è un’associazione magnifica. Ricordo a tutti che le donazioni non si fermano, quelle devono continuare sempre”.
Dopo un po’ di anni tutti gli appassionati di pallacanestro hanno imparato ad apprezzare il tuo modo di amare e parlare del gioco più bello del mondo. Pensi sia un modo di fare applicabile anche ad altri sport?
Dacci un’anticipazione sulla prossima “Giornata Tipo”.
” Sono solo 2 anni che esiste La Giornata Tipo e non credo di aver inventato nulla di nuovo, ho semplicemente messo per iscritto i discorsi di pallacanestro che faccio sempre con gli amici.
Mi piace scherzare e ironizzare su tutto, mi piace la pallacanestro. Ho unito le due cose ed è nata la pagina.
Non posso darti nessuna anticipazione altrimenti mi denunciano!”
Hai iniziato l’avventura de La Giornata Tipo per gioco, eppure oggi gli appassionati seguono e s’informano più dalle tue pagine che da quelle dei vari giornali o siti d’informazione.
Qual è il tuo obiettivo? La Giornata Tipo resterà un modo alternativo di fare informazione o ti incanalerai verso binari più tradizionali?
“La Giornata Tipo non è uno spazio di informazione, è uno spazio dove si parla di pallacanestro senza per forza trattare temi d’attualità, dando spazio a storie che conoscono tutti ma anche a storie che non conosce nessuno.
L’intento è quello di soddisfare chi come me è un drogato di basket e al tempo stesso convincere gli indecisi che per questo sport vale la pena ammalarsi”.
Buffa lascia, almeno per il momento, il basket. Cosa ne pensi della sua scelta?
“Che tutte le scelte vanno rispettate…”
Come valuti la crescita della pallacanestro in Italia negli ultimi anni? Credi che allargare il bacino d’utenza sia un bene o può anche avere il suo lato negativo?
“Non penso ci sia stata una gran crescita nel nostro basket, anzi.
Ci sono tante, troppe cose da migliorare a livello giovanile, societario, di marketing, di comunicazione, di regolamenti e mi fermo qui perché potrei andare avanti per ore.
L’aumento del seguito per me è solo un bene, a meno che non vogliamo rimanere uno sport di nicchia. Dopo però non lamentiamoci se la Rai ci sfuma 1 secondo dopo la sirena o se sui quotidiani ci dedicano una riga dopo l’oroscopo”.
Un saluto e un augurio per queste feste di Natale a tutti gli appassionati…
“Ho già pronto il mio programma di battaglia natalizio:
– Ore 12 sveglia
– Ore 13 pranzo imperiale
– Ore 14 primo
– Ore 15 secondo
– Ore 16 dolce
– Ore 17 perdita dei sensi sul divano
– Ore 19.55 Tv, Sky (o streaming) e 5 ore di Nba… Buon Natale!”
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