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Portland Trail Blazers, Lillard & co a caccia di conferme

Dopo una stagione passata come grande sorpresa, la franchigia di RIP City si lancia verso la stagione 2016/17 con l’obiettivo di consolidare quanto fatto lo scorso anno. La semifinale di Western Conference con i Warriors, nella quale i ragazzi di coach Stotts hanno rimediato una figura più che dignitosa, rappresentano il coronamento di un’annata che doveva essere se non disastrosa quasi, dopo l’addio di LaMarcus Aldridge, trasferitosi agli Spurs. La volontà, in Oregon, è quella di conquistare sempre maggior spazio in un West che sembra un pelo meno Wild rispetto agli ultimi anni, in particolare guardando alle spalle degli inarrivabili (almeno sulla carta) Warriors.

DOVE L’ABBIAMO LASCIATA – All’inizio della passata stagione, praticamente nessuno era disposto a scommettere un cent sulla squadra di Stotts. Troppo pesante l’addio di Aldridge, per un collettivo pieno di giovani e con il solo Lillard idealmente a tirare la carretta. L’inizio di regular season, in effetti, sembra seguire bene o male le previsioni, con un 15-24 all’8 Gennaio, dopo un pesante ko con i Warriors. Poi, però, quasi come per magia, con un Lillard sempre più trascinatore e con un McCollum finalmente sbocciato, i Blazers cambiano passo. Nei due mesi successivi, il record diventa positivo (34-31). L’8-3 piazzato nelle ultime partite consente il colpo di reni (44-38) che conduce la franchigia dell’Oregon non semplicemente ai Playoff, ma addirittura come #5 del seeding a Ovest. Già così si parla tranquillamente di impresa. Ma a Lillard e compagnia cantante non basta. In postseason, al primo turno, si trovano davanti i Clippers di CP3, Griffin e Jordan. Un ostacolo sulla carta difficile da superare. Ma, dopo lo 0-2 rimediato allo Staples, grazie anche agli infortuni che falcidiano gli angeleni, ai Blazers riesce la rimonta. 4-2 e si va in semifinale di Conference, a sfidare i favoritissimi Warriors. Qui il miracolo non riesce (1-4), ma i nostri se la giocano, eccome, rischiando anche di realizzare il 2-2, al termine di una gara-4 finita 132-125 all’overtime.

IL MERCATO ESTIVO La missione del GM Olshey è stata chiara sin dall’inizio, ovvero cercare di confermare prima di tutto in blocco il gruppo che tanto bene ha fatto l’anno scorso, cercando poi sul mercato dei tasselli per migliorare il tutto. E possiamo dire che è riuscito nel suo intento. Sono stati rifirmati con dei quadriennali i vari McCollum (104 milioni), Crabbe (75 milioni), Leonard (41 milioni) e Harkless (40 milioni). Non poche voci hanno parlato di cifre esagerate (in particolare per i primi due), ma tant’è. A Portland hanno scommesso sulla crescita dei loro giovani, e si va avanti lungo questa rotta. Dal mercato, invece, sono arrivati ottime alternative come Evan Turner, ex Celtics (4 anni a 70 milioni) e Festus Ezeli, ex GSW, oltre a Shabazz Napier (cash) e Jake Layman, scelta #17, 2° giro Draft 2016 (cash + scelta al 2° giro nel Draft 2019), dai Magic. Sono stati, quindi, firmati anche Tim Quarterman (undrafted 2016), Grant Jerret e, da ultimo, Greg Stiemsma. In uscita, invece, hanno salutato Gerald Henderson, Chris Kaman, Brian Roberts e Cliff Alexander.

(foto da: somosbasket.com)
(foto da: somosbasket.com)

L’UOMO FRANCHIGIA Chi se non Damian Lillard? Il nativo di Oakland, California, sarà il leader indiscusso in campo e nello spogliatoio, nella speranza di condurre i suoi compagni ed uno stato intero verso un sogno. Se ce n’era bisogno, quella passata è stata la stagione della sua definitiva consacrazione. E poco importa se il nostro è poco o nulla considerato per premi e riconoscimenti vari. Anzi, meglio così, verrebbe da dire. Poiché Damian trasforma queste cose in uno sprone continuo a migliorare. Queste le sue statistiche: 25.1 punti, 41.9% dal campo (37.5% da tre), 6.8 ast, 4.0 reb, 0.9 stl in 35.7 di media. In postseason, 26.5 punti, 36.8% dal campo (39.3% da tre), 6.3 ast, 4.3 reb, 1.3 stl in 39.7 minuti. Contro i Warriors, il 19 Febbraio, fa segnare il suo career-high (51), superando i 40 altre quattro volte. C’è poco da discutere. Tanto dei destini della squadra di coach Stotts passerà per le sapienti mani del #0.

A COSA PUNTARE Parlavamo di voglia di conferma in apertura e, se possibile di migliorarsi. Se tutto girasse per il verso giusto, i Blazers potrebbero anche ambire al 4° posto ad Ovest, garantendosi il vantaggio del fattore campo nel primo turno, in quel catino ribollente che è il Moda Center. Ai Playoff, quantomeno, l’aspettativa è confermare le semifinali di Conference. 

IL PRONOSTICO – 4°-5° posto nella Western, con la possibilità di centrare almeno 50 W. Ai Playoff, Semifinali di Conference.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone