PHILADELPHIA 76ERS - Michael Carter Williams: "Vivo il basket ogni giorno. Non parlatemi di tanking"
Attraverso le pagine di “The Players Tribune”, è tornato a parlare Michael Carter-Williams, il playmaker dei Philadelphia 76ers al suo secondo anno in NBA, un anno ancora non cominciato a causa di un infortunio che ne ritarda il rientro in campo.
Questo un estratto delle sue parole.
“Non mi importano i soldi, non mi importano le statistiche né i riconoscimenti individuali.
Se hai un sogno, se vuoi farti valere in questa Lega, perdere è brutale ad ogni partita.
Ogni singola partita è un mondo a sè, giochi sempre con la voglia di spaccare tutto, e se perdi torni a casa in piena notte e le immagini della partita ti perseguitano.
Odio perdere, e quella striscia consecutiva di sconfitte dello scorso anno mi ha fatto impazzire.
Abbiamo avuto tanti problemi, tanti infortuni e forse un roster non pronto: eppure qualcuno ha parlato di tanking, di sconfitte pilotate per un posto migliore al Draft.
Ma che senso avrebbe? Le regole dicono che la squadra peggiore ha solo il 25% di possibilità di arrivre alla prima scelta, non è certo una sicurezza.
Io vivo il basket con tutto me stesso, notte e giorno. Questa estate ho speso tutto il mio tempo a curarmi per recuperare dall’infortunio; ore e ore di terapie, di sforzi, di corsa.
Tutto per tornare in campo il più brevemente possibile.
Potreste mettere in dubbio il mio tiro, le mie prestazioni, ma non potete mettere in dubbio la voglia che metto ogni giorno nella pallacanestro.
Non potete parlarmi di tanking.
Sono i media che lo fanno, e quando poi vinci non interessa più a nessuno.
Io lavorerò giorno e notte per far si che quanto accaduto nella passata stagione non si ripeta più”.