Oscar Robertson elogia LeBron, definendolo 'The Leader Community'
Oscar Robertson scrive per il sito TheUndefeated.com per la prima volta, e lo fa parlando in prima persona di LeBron James, per molti in certi versi successore di ‘The Big O’, soprattutto per il suo dominio in post basso. “LeBron James ha condotto la sua squadra ad una delle imprese dello sport professionistico più incredibili di sempre, e per molti non è ancora abbastanza per consacrarlo. Ma certamente è abbastanza per me. Mi congratulo con LeBron, con il suo allenatore e tutta la squadra dei Cleveland Cavaliers. LeBron non ha bisogno che parli di lui. Ci pensano i numeri, i suoi record a parlare. Ma il modo in cui ha condotto i Cavaliers alla rimonta, da 3-1, è stato al di là di ogni cosa. Ha dimostrato a se stesso di essere un vero gladiatore, il migliore dei competitori. Su carta i Cavaliers erano inferiori ai Warriors. Ma come LeBron ha giocato minuti extra, alzato l’asticella, ha portato la squadra alla rimonta, ha ispirato tutti ad essere più competitivi e ad eliminare i Warriors. Penso che abbia dimostrato tanta maturità, padronanza di sè e del gioco più di quanto non abbia mai fatto prima, e tutto ciò viene con l’esperienza. LeBron ora ha giocato in sei Finals consecutive, vincendone tre ed è entrato in una cerchia ristretta di giocatori a riuscire in questo. Non ricevere un singolo voto per la corsa all’MVP della stagione, abbia motivato ancor di più LeBron“. Il lungo articolo di Robertson parla delle caratteristiche fondamentali di James: The Big O lo definisce ‘The Basketball Player’ (il giocatore di Pallacanestro),’The Entrepreneur’ (l’Interprete), ‘The Leader Community’ (il Leader di un’intera comunità, quella di Akron, e non solo, di tutta Cleveland e dell’Ohio). “Credo che se una persona è benedetta dal telento, e questo talento lo porta al successo finanziario, si ha l’obbligo di dare il buon esempio e di ricambiare. E lui tutto questo lo ha fatto“.