'One of those nights', speciale Finals (part IV) - Il Re è sul trono
E adesso, finalmente, potrà riposare. Per poco, ovviamente. Perché un Re, dopo essersi (ri)conquistato il trono che gli spetta deve puntellarlo. Ci sarà tempo per quello, però. Adesso è il momento di rendere il giusto tributo a un uomo, prima ancora che un giocatore, che da oggi non dovrà più dimostrare niente a nessuno. Doveva vincere e ha vinto, doveva vincere ‘a’ e ‘per’ casa sua e lo ha fatto, talvolta insistendo ben oltre i limiti suoi e degli altri. E adesso, finalmente, è libero di manifestarsi per ciò che è: uno dei migliori di sempre, senza nessuna avversativa di sorta.
E, siccome aggettivi per la serie giocata dal 23 non ce ne sono più, lasciamo parlare i numeri. Che saranno anche freddi ma hanno il pregio di non mentire (quasi) mai. La gara 7 di LeBron james da Akron, Ohio, racconta di 27 punti, 11 rimbalzi, altrettanti assist, 2 recuperi e 3 stoppate (quella su Iguodala la rivedrete parecchie volte negli anni a venire) in poco meno di 47 minuti di impiego. Terzo giocatore della storia (dopo Jerry West e James Worthy) a mandare a referto una tripla doppia nell’ultimo atto di una serie finale al meglio delle sette partite:
Ma sono i numeri complessivi della serie a fare spavento. Nelle ultime cinque partite contro i Warriors ha viaggiato a 33.2 punti, 11.8 rimbalzi e 8.8 assist di media, che diventano, rispettivamente, 36.3, 11.6 e 9.6 nelle ultime tre. Quando, cioè, i Cavs con le spalle al muro sono diventati la prima squadra a rimontare sotto 3-1 in una serie finale.
Serie che doveva vedere il confronto all’ultimo tiro con Stephen Curry e che, invece, si è risolto in un dominio di LeBron perfettamente fotografato dalle statistiche, riportate in questo pezzo di Bleacher Report.
Al’ovvio MVP delle Finals (ottenuto all’unanimità dopo sette partite a 29.7 punti, 11.3 rimbalzi, 8.9 assist, 2.6 recuperi e 2.3 stoppate a sera), inoltre, va aggiunto l’impatto complessivo che ‘The King’ ha avuto nelle 21 partite disputate in questi playoff, più tutta una serie di primati interessanti. tra cui:
- primo giocatore della storia a chiudere una serie playoff come primo nelle classifiche di punti, assist, rimbalzi, recuperi e stoppate;
- dopo Kareem Abdul-Jabbar, è il secondo giocatore all time a vincere il titolo di MVP delle Finals con due squadre diverse;
- dopo Magic Johnson, Michael Jordan, Shaquille O’Neal e Tim Duncan è il quinto giocatore a vincere l’MVP delle Finals per tre volte (2012-2013-2016);
- dopo Bill Russell, Kareem e MJ è l’unico ad aver vinto 3 anelli e 4 titoli di MVP della stagione regolare;
C’è davvero poco, pochissimo da aggiungere. Per dirla alla sua maniera è questo il motivo per cui è tornato, sedendosi sul suo trono. Al grido di “Cleveland is for you”!