One of those nights - DMC straripante ma sconfitto, Curry e Harden dominano nelle vittorie
Se è vero, come è vero, che la regular season degli Spurs vada presa con le molle quando si tratta di giudicarla in un senso e nell’altro, è comunque innegabile che il 90-120 contro i Golden State Warriors di stanotte qualche strascico sia destinato a lasciarlo. Non foss’altro perché si tratta della peggior sconfitta dal 2012 e nonostante sul -10 nel secondo quarto l’impressione che Pop abbia chiamato la ‘ritirata tattica’ sia apparsa evidente ai più. Per i campioni in carica si è trattato della W consecutiva in casa numero 39 (terza miglior striscia di sempre), al termine di una settimana in cui hanno rifilato 34 punti ai Cavs, 31 ai Bulls e, appunto, 30 ai texani.
Con un nome su tutti, ovviamente: quello di Stephen Curry, capace di scrivere 37 (12/20 dal campo 6/9 da tre) in poco più di tre quarti, con Kawhi Leonard, Tony Parker e Patty Mills sempre e costantemente sulle sue tracce. Una macchina:
Per il figlio di Dell, inoltre, terza volta in cui scrive almeno 30 giocando meno di 30 minuti, il record di giocatore più giovane di sempre a raggiungere quota 1400 triple in carriera e quindicesima gara stagionale con almeno 35 punti a referto.
Ma se il 30 chiama il 13, inteso come James Harden, risponde. Sfiorando la terza tripla doppia nelle ultime quattro partite (35 punti, 10 rimbalzi e 8 assist) nella vittoria in volata dei Rockets sui Pelicans, resa comunque possibile anche dal season-high (31, con 8/11 dall’arco) di Trevor Ariza.
Massimo stagionale anche per Jrue Holiday (32 punti) che, però, non è riuscito ad evitare la sconfitta i suoi che hanno dovuto fare a meno per lunghi tratti di Anthony Davis, uscito per un colpo alla tempia e limitato a 9 punti in 18 minuti di impiego.
In tema di lunghi, impressionante la prestazione di Rudy Gobert (17 punti e altrettanti rimbalzi) contro i Pistons, usciti comunque vittoriosi da Salt Lake City grazie a un Reggie Jackson da 29 punti e nonostante la serata rivedibile di Andre Drummond (7 punti e 6 rimbalzi in 29 minuti, oltre all’1/10 dalla lunetta che lo conferma al primo posto tra i peggiori tiratori di liberi della lega con il 34%).
Serata speciale anche per Dwyane Wade, che tornava nella sua Chicago: 28 punti, 7 rimbalzi e 5 assist che tornano buoni agli Heat per sbarazzarsi dei Bulls, nonostante l’ennesima doppia doppia (19 e 17 rimbalzi) di Pau Gasol. Sorride anche uno dei migliori amici di Wade, quel Lebron James autore di 25 punti (e 9 assist) nella vittoria interna dei Cavs (la prima con coach Lue in panchina) contro i Timberwolves, cui non bastano i 26 punti e 11 rimbalzi di Towns.
Ma il protagonista assoluto della notte può essere solo uno e gioca nei Sacramento Kings, sconfitti a Charlotte (129-128) dopo un supplementare. Per Cousins nuovo career-high (56 punti con 21/30 al tiro + 12 rimbalzi) e un’uscita per falli. Altrimenti non sarebbe DMC.