Oklahoma riprende a volare, momento positivo per LSU e Xavier, settimana deludente per St. John's e Villanova in attesa del derby azzurro
Oklahoma (17-2)
Dopo l’inaspettato scivolone di un paio di settimane fa contro Iowa State, è ripresa la corsa della testa di serie n°1 Oklahoma; i successi contro Baylor e Texas Tech, infatti, hanno dimostrato l’estemporaneità di quella sconfitta e hanno posto i Sooners sul trono della ipercompetitiva Big 12 conference.
Equilibrata la sfida in casa dei Bears (82-72), senza appello quella contro i Red Raiders (91-67), le due vittorie hanno molti fattori in comune, a partire dal dominio di Hield: 7/7 da 2 e 9/15 da 3 per un totale di 49 punti sono statistiche impressionanti e dicono di un giocatore con un’invidiabile scelta di tiro, incontenibile a questo livello. La pallacanestro, però, è un gioco di squadra e Cousins, Woodard e Spangler sono qui per dimostrarcelo: tutti e 3 hanno raggiunto la doppia cifra in entrambe le sfide e aiutato il loro leader a condurre Oklahoma al successo.
Stanotte, però, la squadra di coach Kruger dovrà affrontare l’ennesimo esame, la LSU del predestinato Simmons. Sarà 30 e lode con bacio accademico o rinvio al prossimo appello?
LSU (13-7)
Al contrario di Oklahoma, Louisiana State University sta vivendo una stagione al di sotto delle aspettative: l’arrivo dei pentastellati Ben Simmons e Antonio Blakeney avevano, infatti, proiettato i Tigers tra le favorite per la vittoria del titolo, ma qualche insuccesso inaspettato ad inizio stagione ha pian piano fatto calare l’interesse e le pretese degli addetti ai lavori.
Questa settimana, però, è tornato il sorriso sulle labbra dei tifosi degli Oro-viola, grazie ai successi maturati in casa di Alabama per 72-70 e contro Georgia 89-85. Grande merito va affidato a Simmons, mattatore in entrambe le sfide con 45 punti con 15/27 al tiro e 22 rimbalzi totali, ormai sempre più lanciato verso la prima scelta al prossimo draft NBA.
Nella notte si gioca la partita che farà da spartiacque nella stagione di LSU: contro Oklahoma sarà rilancio definitivo o resa, candidatura al titolo o addio al sogno.
Xavier (18-2)
Altra squadra in rampa di lancio questa settimana è Xavier: 18 vittorie su 20 incontri disputati già la proiettano nella top 10 del ranking NCAA, ma la sconfitta subìta settimana scorsa 72-81 contro Georgetown aveva leggermente ridimensionato le aspettative dei Musketeers. I successi ottenuti con Seton Hall e a Providence, però, hanno restituito fiducia e riportato Xavier agli onori della cronaca.
Squadra formata da tanti buoni giocatori, emergono le prestazioni di Farr e Bluiett: gli unici due ad andare in doppia cifra in entrambe le sfide, il primo è stato determinante con 24 punti e 15 carambole dalla panchina in casa dei Friars di Providence, il secondo è stato il più costante segnando 15 sul proprio tabellino in entrambi i match.
La squadra allenata da Chris Mack, però, deve ancora dimostrare di poter stare in mezzo ai grandi e le prossime sfide saranno determinanti: 4 dei prossimi 5 avversari hanno, infatti, un record negativo nella Big East e se a prima vista può sembrare un agevolazione, nulla è più difficile di essere costretti a vincere.
Villanova (17-3) e St. John’s (7-14)
Rimanendo nella Big East, note dolenti per i colori azzurri: da un lato Villanova non riesce ad ottenere la decima vittoria consecutiva e, uscendo sconfitta 76-82 contro Providence, interrompe l’imbattibilità che durava dal 22 Dicembre; dall’altro continua l’interminabile serie di insuccessi di St. John’s, che incassa altre due sconfitte e porta a 11 il computo dei risultati negativi consecutivi.
Per i Wildcats, comunque, notevole la prova del nostro Ryan Arcidiacono, che con 19 punti è il migliore dei suoi, l’ultimo ad arrendersi al risultato avverso.
Per i Red Storm apprezzabile il tentativo di ripresa contro Marquette davanti agli ormai solo 1000 spettatori della Carnesecca Arena, con il risultato finale di 73-78 ed i 19 punti del nostro Mussini a dare un barlume di speranza per il futuro, mentre piuttosto demoralizzante è stata la sconfitta 60-79 contro Seton Hall, in cui lo stesso giocatore di Reggio Emilia ha gettato la spugna e realizzato soli 9 punti con 3/12 dal campo.
Ora la redenzione passa dal derby a tinte azzurre: domani notte, infatti, si disputerà il match tra Arcidiacono e Mussini nella meravigliosa cornice del Madison Square Garden, già casa del Gallo e del Mago, una festa per tutto il movimento italiano, dove il risultato sarà l’ultimo ad essere considerato.