Oklahoma City Thunder @ Memphis Grizzlies 114-122: no KD, no win! Chalmers abbatte OKC
Arriva in città quasi di sorpresa, in un’operazione che si prospettava da tempo ma che non era andata mai in porto seriamente. Gli ultimi saluti ai compagni di sempre e poi via, verso il Tennessee dove una nuova famiglia, quella dei Grizzlies, è pronto ad abbracciarlo. Stiamo parlando di Mario Chalmers che esordisce davanti al suo pubblico questa notte, con la fortuna di indossare delle divise vintage che stilisticamente sono straordinarie. Lo stile ha il giusto spazio, il campo ne merita sicuramente di più. OKC, in back-to-back, deve fare a meno ancora di KD, fermo ai box per un problema muscolare. Memphis invece sta riguadagnando fiducia gradualmente e pare che stia risalendo la china.
Il primo quarto vede la partenza dei Thunder con il solito Russell Westbrook che, in contumacia KD, è chiamato agli straordinari. Conley prova a tenere botta ma la discrepanza fisica tra i due è netta e pende tutta verso la PG dei Thunder. Joerger pesca dalla panchina presto per non far scappare OKC e l’asso di giornata è senza ombra di dubbio Mario Chalmers che impatta a quota 25 con una delle sue 4 triple di serata. Memphis chiude avanti di due il primo quarto, mentre il secondo segue esattamente lo stesso copione del primo: partenza sprint di Oklahoma e rimonta Grizzlies per passare nuovamente in vantaggio. I protagonisti della seconda parte di gara sono Mike Conley, stimolato ora dalla concorrenza agguerrita di Rio, e ancora una volta Russell Westbrook, coadiuvato da un positivo Serge Ibaka. Il problema per coach Donovan resta la metà campo difensiva: troppe distrazioni, troppo lente le rotazioni difensive e troppi uomini che ritengono la fase difensiva un vero hobby. Finisce 27-31 il secondo periodo e le due squadre guadagnano la via degli spogliatoi con i padroni di casa in vantaggio di 6 lunghezze: 52-58.
Si ritorna sul parquet del FedEx Forum e ritorna a bombardare Russell Westbrook, autore della solita gara da leader e da trascinatore. Memphis non esce dagli spogliatoi se non sul finale di quarto, quando ormai la rimonta di OKC è completata. La tripla da distanza siderale di Westbrook vale il -5 a 6′ dalla penultima sirena. Sono 17 i punti nel solo terzo quarto di Russ che da 3, in penetrazione, in arresto e tiro fa sempre male alla difesa avversaria. Per chiudere un quarto giocato magnificamente, scarica a fil di sirena nelle mani del rookie Payne che da 3 non tradisce e manda a bersaglio la tripla del nuovo vantaggio OKC: 80-79 e tavola apparecchiata per un quarto quarto tutto da gustare. La pensa così anche Donovan che, però, non ha fatto i conti nè con la sua difesa nè con il nuovo arrivato Mario Chalmers. Le sue due triple a distanza di pochi secondi rimettono 2 possessi pieni di distanza tra le due squadre (83-90) e mandano già in visibilio l’intera arena. Ma quando hai contro Westbrook, devi aspettarti di tutto: ruba e vola in campo aperto, mangiandosi il campo in 4 secondi per segnare il -5 a 5′ dalla fine. La stella di OKC perde lucidità nel finale e un paio di palle perse costano carissimo alla sua squadra. Allen fa +9 a 4:19 dalla sirena ma la tripla ancora di Westbrook, che chiuderà con 40 punti realizzati, vale il -3 Thunder. Il canestro della staffa lo segna Green da 3 punti, non Jeff ma JaMychal! Ultimo quarto terribile per OKC che concede la bellezza di 43 punti ai Grizzlies. Finisce 114-122 e arriva la seconda sconfitta consecutiva per coach Donovan senza KD. Memphis, invece, pareggia i conti e si porta su un incoraggiante 6-6.
OKLAHOMA CITY THUNDER (6-5): Singler, Ibaka 18, Adams 14, Morrow 2, Westbrook 40 + 14 AST, Waiters 14, Collison 2, Kanter 16, Augustin 5, Payne 3.
MEMPHIS GRIZZLIES (6-6): Green 20, Randolph 12 + 10 RT, Gasol 17, Allen 6, Conley 22, Green 5, Lee 6, Chalmers 29, Barnes 5, Smith.