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Oklahoma City @ Golden State (gara 5) 111-120: Bogut e i Warriors rimandano l'eliminazione, Thunder ko all'Oracle Arena

OKLAHOMA CITY THUNDER @ GOLDEN STATE WARRIORS 111-120

(21-25, 29-33, 27-23, 34-39)

Per la prima volta faccia a faccia con l’eliminazione da da un anno e mezzo a questa parte, i Golden State Warriors rimandano critiche e processi e forzano gara 6 dopo la vittoria all’Oracle Arena contro i Thunder, cui non bastano i 40 punti di un super Durant (12/31 dal campo, 3/11 da tre) e i 31 di Westbrook (11/28 e 3/8, ma anche 7 palle perse). Ma, oltre agli ‘Splash Brothers’ (58 punti in due ma un deludente 5/17 dall’arco) è stato necessario il grande apporto di Bogut (doppia doppia da 15+14) e di un ritrovato Green(11 punti, 13 rimbalzi, 4 assist. altrettante stoppate e un recupero), per evitare una prematura uscita di scena dai playoff.

Per la prima volta dall’inizio della serie anche i Thunder appaiono nervosi. Adams ha già due falli dopo appena 2 minuti e la premiata ditta Westbrook-Durant inizia con un poco onorevole 3/17 dal campo: i Warriors, di contro, scelgono di attaccare di più il ferro anziché forzare dall’arco (chiuderanno 9/24) e, alla fine del primo quarto, è 21-25. Il secondo quarto si apre nel segno dei panchinari: Morrow da una parte e Speights dall’altra offrono un impatto realizzativo importante prima che, all’improvviso, Curry si svegli dal torpore: tre canestri in fila, compresa una tripla da distanza siderale, che aprono il parziale che porta Golden State avanti di 8 (50-58) all’intervallo lungo. Anche perché Westbrook si vede ben contenuto da Thompson e Bogut, finalmente padrone del pitturato (10 punti e 8 rimbalzi nei primi 24 minuti, piazza anche un paio di stoppate decisive.

Al rientro dagli spogliatoi, però, gli ospiti piazzano un 9-2 di parziale che li riporta in partita (59-60), arrivando addirittura al sorpasso (68-67) con la tripla di Westbrook a sei minuti dall’ultimo intervallo. I Warriors, meno belli ma più battaglieri, rispondono colpo su colpo e si presentano all’alba dell’ultimo e decisivo quarto avanti di 4 (77-81). E, quando conto sono ancora i panchinari di GS a fare la differenza: guidati da Iguodala (8 punti complessivi per lui), i campioni in carica toccano anche il +11 di vantaggio nello strappo che si rivelerà decisivo. Durant, infatti, pur segnando a raffica sbaglia nel finale la tripla che avrebbe voluto dire rimettere un solo possesso di distanza tra le squadre. Al resto pensa Steph: 111-120 il finale dalla Oracle Arena. Non è ancora finita.

 

OKLAHOMA CITY THUNDER: Durant 40, Ibaka 13, Adams 8 (10 rimb.), Roberson 6, Westbrook 31, Foye 2, Kanter 1, Morrow 10;

GOLDEN STATE WARRIORS: Barnes e Livingston 6, Green 11 (13 rimb.), Bogut 15 (14 rimb.), Thompson 27, Curry 31, Iguodala 8, Speights 14, Ezeli 2.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone