Thunder, Gilgeous-Alexander: "Io non sono Russell Westbrook"
Gli Oklahoma City Thunder sono una delle franchigie che più è stata sconvolta dall’incredibile Free Agency 2019. La franchigia del GM Sam Presti ha visto volar via verso altri lidi, nello specifico Los Angeles Clippers e Houston Rockets, i due giocatori simbolo, ovvero prima Paul George poi Russell Westbrook.
Al posto del primo, praticamente ‘reclutato’ da Kawhi Leonard nel suo ‘ritorno a casa’, in Oklahoma sono giunti il nostro Danilo Gallinari e l’interessante Shai Gilgeous-Alexander, reduce da una positiva annata da rookie; dal Texas, invece, è arrivato Chris Paul.
Autore di una stagione da 10.8 punti e 3.3 assist (13.7 punti e 3.2 assist nella serie di Playoff persa contro i Golden State Warriors), Gilgeous-Alexander ci ha tenuto a mettere subito le cose in chiaro: “Io non sono Russell Westbrook. Non abbiamo né lo stesso nome né la stessa corporatura, nulla di tutto ciò” – taglia corto il nativo di Toronto, Canada – “Io cercherò soltanto di essere me stesso e di dare il massimo, e tutto il resto verrà da sé. Io continuerò a lavorare sodo e a giocare. Tutto il resto non mi interessa“.
“Sinceramente non mi preoccupo del cominciare titolare o meno” – prosegue Gilgeous-Alexander, riguardo all’eventualità di dividersi minuti sul parquet con CP3 – “Nemmeno di riconoscimenti e cose del genere. Io voglio soltanto lavorare duramente, tenere la testa bassa e restar fedele a quello che sono“.
Il ragazzo, sempre parlando di Paul, ha sottolineato di aver lavorato molto con lui finora: “Alcune delle cose che ho imparato preferisco mantenerle segrete. Ma in generale ho già appreso tanto da lui, è ovviamente un gran giocatore. Lo è da tanto tempo, un modello al quale mi sono ispirato nella mia crescita. E continuerò ad imparare da lui finché ne avrò la possibilità“.
Infine, Gilgeous-Alexander esprime il proprio parere anche sul Gallo e su Steven Adams. “Davvero abile e molto competitivo” – dice a proposito del nativo di Sant’Angelo Lodigiano – “Danilo è stato uno dei veterani della mia stagione da rookie ai Clippers e sono felice di averlo ancora in squadra con me“. Sul neozelandese: “Giocarci contro è stato molto fastidioso. I suoi blocchi sono durissimi da superare e, sinceramente, averlo stavolta in squadra sarà decisamente meglio“.