Nuggets, Jokic positivo al COVID-19. Segnalati altri casi ai Suns e in un'altra franchigia al momento non precisata
Il COVID-19 torna di prepotenza sulla scena della NBA, che tra due settimane circa dovrebbe vedere le franchigie cominciar ad arrivare presso l’ESPN Wide World of Sports di Orlando, Florida, all’interno Walt Disney World Resort. Nella tarda serata di ieri è giunta dalla Serbia la notizia della positività al Coronavirus della stella dei Denver Nuggets, Nikola Jokic.
Il giocatore serbo si era sottoposto a tampone nei giorni scorsi, in vista del suo ritorno negli Stati Uniti, risultando positivo e dovendo quindi rinviare la partenza al termine del periodo di quarantena, che scadrà tra una settimana circa. Da quel che ha reso noto anche Adrian Wojnarowski, di ESPN, Jokic è asintomatico e i Nuggets sperano di averlo a disposizione dal 1° luglio, quando riprenderanno gli allenamenti individuali.
Il 25enne nativo di Sombor ha avuto un recente incontro con Novak Djokovic, nell’occhio del ciclone a causa dell’Adria Tour, torneo itinerante nei Balcani organizzato dallo stesso #1 del circuito ATP, organizzato senza osservare le misure di sicurezza anti-COVID-19 in vigore praticamente ovunque e soprattutto per manifestazioni del genere, causando vari contagi, tra cui proprio quello di Nole e della moglie, oltre ad altri colleghi di spicco del campione serbo.
Purtroppo per la NBA la news di Jokic non è l’unica. Nelle ultime ore, infatti, stanno emergendo altre criticità. A partire dai Phoenix Suns, che contano due casi di positività, anche se al momento non si conoscono i nominativi. Stando a quel che riporta AZCentral, si tratterebbe di due dei giocatori impegnati in alcune sessioni volontarie di allenamento una decina di giorni fa, presso l’Arizona Veterans Memorial Coliseum e nell’ambito di un’iniziativa degli stessi Suns, denominata “Don’t Sleep on Basketball“.
Dai video in possesso dei media si nota che a prender parte all’allenamento sono stati i vari Mikal Bridges, Elie Okobo, Frank Kaminsky III, Dario Saric, Jevon Carter, Aron Baynes, Jalen Lecque e Cheick Diallo. Secondo AZCentral, quindi, i due positivi dovrebbero di conseguenza rientrare in questo gruppetto di giocatori.
Non è finita qui, poiché Wojnarowski ha riportato l’indiscrezione secondo cui una per ora non precisata franchigia in lotta per i Playoff nella Western Conference avrebbe riscontrato nelle ultime settimane ben 4 casi di positività al COVID-19. Sempre secondo Wojnarowski le franchigie al momento più preoccupate sarebbero proprio quelle ancora in lizza per un posto in postseason, le quali, a causa della conseguente quarantena, si troverebbero a perdere giocatori (e anche in ipotesi elementi importanti) per la fase conclusiva e decisiva della regular season.
Quelle già certe dei Playoff, invece, potrebbero avere tutto il tempo per far recuperare anche stelle eventualmente trovate positive. Stiamo a vedere, poiché la sensazione è che le sorprese (purtroppo) non siano finite qui e il fronte dei giocatori riluttanti a tornare in campo per un discorso prettamente di sicurezza sanitaria (senza contare gli oltranzisti delle proteste riunite sotto l’hashtag #BlackLivesMatter) potrebbe allargarsi ulteriormente.