Nuggets, Anthony rivela: "Non volevo andarmene da Denver, fui costretto"
Dopo un buon biennio ai Portland Trail Blazers, Carmelo Anthony è tornato a far parlare di sé, raggiungendo l’amico LeBron James ai Los Angeles Lakers, in modo da provare a dare un ultimo assalto a quell’anello che manca tanto dalla sua bacheca personale. Prima dell’ultimo lustro (nel quale ha vestito anche le casacche di Oklahoma City Thunder e Houston Rockets), Melo aveva legato il suo nome a due franchigie in particolare: i Denver Nuggets, che lo avevano scelto alla #3 del ricchissimo Draft 2003 e per i quali ha giocato fino al febbraio del 2011, e i New York Knicks, dei quali è stato l’uomo-franchigia fino al settembre del 2017.
All’epoca, fece molto discutere il modo in cui terminò la storia di Anthony con i Nuggets, i quali imbastirono un grosso scambio con i Knicks: nella Grande Mela, oltre al nostro, finirono anche Chauncey Billups, Anthony Carter, Shelden Williams e Renaldo Balkman; in Colorado andarono il nostro Danilo Gallinari, Raymond Felton, Wilson Chandler, Timofej Mozgov, tre scelte al Draft e 3 milioni di dollari cash.
A distanza di tanti anni, intervenendo al podcast The Smoke, Anthony ha voluto dire la sua verità su quanto accadde in quel periodo: “Tutti pensano il contrario, ma io non volevo andarmene da Denver, mi hanno costretto a farlo. Raggiunte le Finali di Conference, cosa dovresti fare? Ovviamente ripartire da lì, aggiungendo giocatori e migliorando il roster, per fare ancora meglio“.
Al contrario, dice Melo, il front office dell’epoca dei Nuggets aveva tutt’altre idee: “Loro si liberarono di Dahntay Jones, un elemento fondamentale di quella squadra… Inoltre non volevano rifirmare Billups, volevano scambiare J.R. Smith e il contratto di Kenyon Martin era scaduto; in più c’era il lockout in arrivo” – spiega il 37enne nativo di Brooklyn – “Dopo aver raggiunto le Finali della Western Conference non volevo giocare in una squadra in rebuilding. Non volevo andarmene, pensavo; ma se quelli erano i progetti, volevo cambiare aria“.