Notte da protagonista per Jonas Jerebko, coach Kerr: "Ora è diventato ufficialmente uno di noi"
Prima le tensioni, i battibecchi con gli ex compagni e tanta voglia di rivalsa, poi il canestro che decide la partita a tre decimi dalla fine e che beffa proprio gli Utah Jazz: quella di Jonas Jerebko è stata sicuramente una notte da incorniciare che difficilmente lo svedese dimenticherà. A inizio luglio proprio la franchigia di Salt Lake City si è ritrovata di fronte a un bivio, ossia decidere se garantire a Jerebko i 4.2 milioni di dollari del suo contratto per la stagione 2018/19 o tagliarlo dal roster, motivo per quale l’ex Biella ha trovato poi spazio a San Francisco firmando al minimo salariale. Ieri la possibilità di “vendicarsi” dei suoi ex compagni, possibilità sfruttata alla perfezione grazie a coach Steve Kerr che ha deciso di puntare su di lui proprio in quella Vivint Smart Home Arena che l’ha mandato via senza troppi rimpianti e che ieri è stata gelata dal suo canestro sulla sirena:” Penso di essere stato abbastanza solido nell’approccio, – ha dichiarato Jerebko a fine gara- non avessi segnato il canestro più importante della sfida, sarei stato ugualmente convinto della mia prova”. Raggiante a fine partita Steve Kerr che ha sottolineato proprio l’ottima prova del lungo: “Questo è il momento in cui Jonas diventa uno di noi. Ogni volta che sei il nuovo arrivato nello spogliatoio, cerchi in tutti i modi di lasciare il segno, partendo dal duro lavoro in allenamento. Certo, segnare subito un canestro del genere rende sicuramente più solide le tue certezze”. Decisamente più pungente invece il solito Draymond Green, che si è soffermato maggiormente sulla concitata esultanza del compagno velatamente rivolta alla panchina di Utah:”“Dimenticate la vittoria, dimenticate la partita. La mia parte preferita sono state le sue urla in faccia alla panchina avversaria”.