No Curry, no party : Warriors sconfitti a Portland. I Clippers superano i Cavs, sorridono Bucks e Wizards
In Nba è stata la notte che ha visto l’interruzione di diverse strisce di risultati utili consecutivi fatti registrare da alcune franchigie particolarmente on fire nelle ultime settimane.
In primis, cadono i Golden State Warriors in quel di Portland; orfani di Curry, Iguodala, Bell, McCaw e West, i campioni Nba in carica si sono aggrappati ai 40 punti di Kevin Durant che non sono tuttavia bastati ad aver ragione del team dell’Oregon.
McCollum, Lillard, Nurkic e Davis sono stati i fautori del quarantesimo successo stagionale ottenuto dai ragazzi guidati dall’ottimo Terry Stotts, protagonista anche quest’anno di una cavalcata trionfale che vede la sua squadra come terza forza della Western Conference.
Si ferma a quota dieci vittorie consecutive la marcia trionfale dei New Orleans Pelicans che, oltre alla buona prestazione degli Washington Wizards, hanno dovuto fare i conti con l’assenza di Anthony Davis.
Equilibrio nelle battute iniziali, poi Washington prende il largo tra secondo e terzo quarto di gioco grazie ai canestri di Beal (16), Morris (17) e Porter (19).
Sconfitta anche per i caldissimi Houston Rockets che vedono sfumare il diciottesimo sigillo consecutivo, complice il ko rimediato sul parquet dei Toronto Raptors.
Partita da playoff a tutti gli effetti che ha regalato emozioni a raffica, al termine della quale ad aver ragione sono stati DeMar Derozan e compagni, sempre più prima forza della Eastern Conference.
Inutile il quarantello del solito Harden a cui Toronto ha risposto con la solita, straordinaria prestazione di squadra ed un Kyle Lowry in gran spolvero nonché autore di 30 realizzazioni.
Non riescono proprio a trovare il bandolo della matassa, invece, i Cleveland Cavaliers sconfitti allo Staples Center dai Los Angeles Clippers.
Ancora troppi passaggi a vuoto per i vicecampioni Nba che non sembrano conoscere il significato della parola “continuità”.
Un primo quarto sciagurato (chiuso sul parziale di 35-17 in favore dei padroni di casa) ha indirizzato la partita sin da subito.
I 25 punti e 10 rimbalzi di James, uniti all’ennesima buona prestazione tutta grinta ed umiltà di Nance Jr, non sono serviti ad aver ragione di un avversario che ha tirato con il 48.3% dal campo dominando la sfida a rimbalzo (52-40) grazie ad un DeAndre Jordan particolarmente ispirato ed autore di una super-performance da 20 punti e 23 rimbalzi.
Negli altri match della notte vittorie casalinghe per Pistons, Pacers, Bucks, Nuggets e Kings rispettivamente a danno di Bulls, Hawks, Knicks, Lakers e Magic.
Successo esterno importante, infine, in chiave corsa all’ultimo posto disponibile ad Ovest in vista dei playoffs quello ottenuto dagli Utah Jazz tra le mura del FedExForum di Memphis.
Il punteggio finale (78-95) racconta delle enormi difficoltà realizzative della franchigia del Tennessee ancora una volta ancorata ai 18 punti del rookie Dillon Brooks.
Trentaseiesima vittoria stagionale, invece, per i Jazz che, alla vigilia dell’importante sfida di domenica sul campo dei Pelicans, raggiungono al nono posto i Denver Nuggets portandosi ad un solo successo dai Los Angeles Clippers, attualmente ultima squadra iscritta alla fase calda della stagione Nba.