New York Knicks, Rose si spiega: "La mia famiglia viene prima di tutto"
La fuga, il ritorno. E un’aura di mistero che avvolge tutta la questione. Ma Derrick Rose assicura che è tutto risolto: in famiglia, con la squadra, con la dirigenza.
“La mia famiglia viene prima di tutto. Non ho preso la decisione di tornare a casa badando a cosa avrebbe pensato la gente. Sono tornato a casa, ho fatto ciò che dovevo fare, perché la mia famiglia è davanti a tutto. Avrei preso qualsiasi tipo di multa. In famiglia sono il giullare di casa, anche se suona strano. Sono quello che fa sempre battute o si prende tutte le attenzioni. Quindi semplicemente averli intorno, in una nuova città, mostrando loro le attrazioni di New York, è stato tutto amore” ha spiegato Rose a The Vertical.
“So che la gente possa aver pensato che l’incidente di lunedì abbia avuto origine da una mancanza di casa, ma non è proprio così. La cosa grandiosa è che sia Phil Jackson che Steve Mills (il gm, ndr), dopo che ho raccontato tutto, mi hanno capito. Spero che questo incidente non influisca sull’idea che hanno di me, ma alla fine chi può dirlo? Questo resta pur sempre business, quindi seppure accadesse qualcosa, io continuerò a giocare normalmente ovunque mi trovi. I miei compagni sono stati fantastici, non ho mai avuto problemi in spogliatoio, non sono mai stato quel tipo di persona. Ho voluto riprendere subito a giocare, perché ho sempre fatto così nella vita: sono andato avanti. Chiedo scusa per quello che è successo e prometto che non accadrà più niente di simile” ha concluso il giocatore.