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New Orleans Pelicans @ Houston Rockets 100-120: basta un quarto periodo da sogno per strapazzare i Pelicans

Al Toyota Center ci si aspettava il titanico scontro tra due dei migliori giocatori della Lega ma i tifosi di Houston vanno via solo con l’ennesima prestazione positiva della loro barba preferita. I New Orleans Pelicans, infatti, collocano Anthony Davis nella lista degli indisponibili e dunque salta l’atteso match con i Rockets. Una partita estremamente piacevole perchè equilibrata, giocata da due squadre con le idee molto chiare, anche se Alvin Gentry è alla sua prima stagione sulla panchina dei Pelicans. James Hharden si mette immediatamente a lavoro e con il solito gioco di prestigio porta a casa il fallo e canestro del 13-14. Chi di and-one ferisce, di and-one perisce risponderebbe Ryan Anderson che rispedisce sotto i padroni di casa (buonissima prestazione da 23 punti e il 50% dal campo per RA). L’equilibrio si spacca verso la fine de primo quarto quando tale Nate Robinson in transizione spara da 3 punti e firma il suo primo canestro in maglia Pelicans (20-27). Kevin McHale è letteralmente una furia alla sirena del primo quarto perchè la sua Houston ha concesso 37 punti a New Orleans contro i 27 realizzati. La scossa serve perchè già nel secondo periodo i Rockets girano meglio e trovano le soluzioni giuste. Uno stranissimo midrange jumper di Ariza riporta i biancorossi sul -4 (46-40) prima della nuova carica di Anderson che con 5 punti di fila rimette in doppia cifra di vantaggio i suoi a 3:50 dall’intervallo. Lawson fa il Lawson e Harden è semplicemente pestifero sui suoi scarichi: si mettono in proprio i due giocatori di spicco e dopo i primi due quarti la distanza è di sole 3 lunghezze (59-56). Il terzo periodo segue il leitmotiv del primo tempo, con Ariza appiccicato ad Anderson che, con astuzia, sfrutta la sua maggior fisicità avvicinandosi a canestro, creando separazione e tirando poi in allontanamento. A metà quarto siamo nuovamente sul +10 Pelicans e così com’è successo per gli altri quarti, negli ultimi 3 minuti Houston riduce il gap, chiudendo però sotto di 7. Il quarto periodo è da consegnare ai posteri, perchè siamo in zona Rockets-Clippers degli scorsi playoff. La squadra di McHale domina letteralmente il campo, eseguendo alla perfezione ogni gioco offensivo e difendendo alla grande. L’inizio del periodo è affidato alla second unit che non tradisce la fiducia dell’allenatore, anzi. Il vantaggio viene propiziato da JT, Jason Terry e completato da Ariza. Il canestro di McDaniels porta i suoi avanti di 6 lunghezze a 7′ dalla fine ed entrambi i coach decidono di testare matricole e nuovi innesti, facendo riposare i migliori. Il risultato per coach McHale è sbalorditivo: 40-13 egli ultimi 12 minuti bastano e avanzano ai Rockets per strapazzare i Pelicans. Bellissimo l’abbraccio nel post-gara tra AD23 e James Harden! Finisce 100-120 una partita incredibile.

NEW ORLEANS PELICANS: Cunningham 2, Anderson 23 + 11 RT, Perkins 10, Gordon 8, Holiday 9, Adrien 11, Ggee 2, Douglas-Roberts 5, Robinson 6, McCalebb 5, Kilpatrick 9, Dejean-Jones 10.

HOUSTON ROCKETS: Ariza 18, Harrell 13, Capela 10 + 12 RT, Harden 20, Lawson 18, McDaniels 7, Dekker 3, Smith 4, Terry 8, Thornton 16, Cummings 3.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone