Nets, Marks sul futuro di Irving: "Dev'essere lui a prendere una decisione"
La cocente eliminazione patita per mano dei Boston Celtics al Primo Turno dei Playoff 2022 brucia ancora tanto in casa Brooklyn Nets. Giocoforza, però, è il momento di guardare avanti e a cosa aspetta nel prossimo futuro la squadra allenata (per ora) da coach Steve Nash. In particolare, sotto la lente di ingrandimento c’è ancora una volta Kyrie Irving, sul quale si è espresso il GM dei Nets, Sean Marks.
“Abbiamo bisogno di gente che ha voglia di stare qui, di essere altruisti, di voler far parte di un qualcosa di più grande di loro stessi. C’è un obiettivo ed è in gioco qui; per raggiungerlo avremo bisogno della disponibilità di tutti“, è il chiaro messaggio di Marks, che poi ricorda i difficili mesi del tira e molla sulla vaccinazione contro il COVID-19: “Chiaramente, ogni qual volta un elemento fondamentale della tua squadra risulti indisponibile, rende difficile creare una chimica, del cameratismo in campo. Poi ci sono giocatori che subentrano ad un certo punto della stagione. Abbiamo preso le decisioni che ritenevamo corrette in quel momento, anche perché pensavamo di non poter avere a disposizione Kyrie“.
“Siamo andati avanti a costruire e giocare; quindi abbiamo visto tutti il carico pendente non solo sulle spalle di Durant, ma anche di altri giocatori; poi è arrivato l’infortunio di Harris, e così via. Ad un certo punto diventa quasi ingiusto chiedere ai giocatori di assumersi troppe responsabilità. Nonostante ciò, in quel particolare momento, ancora una volta abbiamo preso decisioni ottimizzate, abbiamo scelto cosa era meglio per la squadra“, ha continuato.
Ad esplicita domanda sul se i Nets vogliono prolungare a lungo termine il rapporto con Irving, Marks ha bene o male tergiversato: “Senti, penso sia un qualcosa di cui abbiamo già discusso, e ne continueremo a discutere in questa offseason. Non si tratta solo di Kyrie, poiché dovremo prendere varie decisioni su un buon numero di free agent che al momento abbiamo nel roster. Non abbiamo ancora cominciato a parlare con nessuno e sarebbe scorretto nei confronti di Kyrie commentare senza sentire il diretto interessato. E, a dirla tutta, certe decisioni deve prenderle lui, riguardo la player option e così via“.
“Penso che sappiamo cosa vogliamo, cosa cerchiamo” – conclude Marks – “Come detto prima, vogliamo giocatori che vogliano partecipare a qualcosa di più grande di loro stessi, che giochino un basket disinteressato e di squadra, che siano disponibili. E ciò vale per tutti, non solo per Kyrie“. Come ricorda Nick Friedell, di ESPN, Irving dovrà decidere se esercitare o meno la player option per la prossima stagione, dal valore di 36,5 milioni di dollari.