Nets, Irving: "Non voglio andare ad Orlando, bisogna combattere il razzismo"
Negli Stati Uniti c’è grande tensione dopo la morte di George Floyd per mano di un poliziotto bianco e ci sono state proteste in tutta la nazione piuttosto violente.
Kyrie Irving, in una conference call in cui c’erano 80 giocatori NBA, ha ancora una volta denunciato il razzismo e la volontà di non scendere in campo ad Orlando per l’ultima parte della stagione: “Ve lo dico chiaramente: non voglio andare ad Orlando per giocare in un clima così teso. Il razzismo c’era e c’è tuttora, veniamo ogni giorno discriminati per il colore della nostra pelle e non ne possiamo più”.
Tra i più attivi anche Avery Bradley e Dwight Howard dei Lakers, Carmelo Anthony dei Trail Blazers e Donovan Mitchell dei Jazz. Hanno risposto alla chiamata CJ McCollum, Malcolm Brogdon, Joel Embiid, Justin Holiday, Spencer Dinwiddie, Harrison Barnes, Al-Farouq Aminu, Tobias Harris, Kyle Lowry, Mike Conley, Zach Collins, Myles Turner e il presidente dell’NBPA Chris Paul. Assenti Harden, LeBron James e Giannis Antetokounmpo.