Nets, Durant dice la sua sulla richiesta di cessione: "La scorsa stagione aveva instillato in me molti dubbi"
Una delle telenovelas che più hanno appassionato e diviso nell’ultima offseason fan ed addetti ai lavori NBA è stato il caso Durant. Un’estate molto calda per i Nets, che hanno dovuto fronteggiare i dubbi di Kyrie Irving e, appunto, la richiesta di cessione via trade del fenomeno ex Thunder e Warriors. Alla fine, entrambi sono rimasti a disposizione di coach Steve Nash, con l’obiettivo di riportare il titolo nella Grande Mela.
Oggi si è tenuto il Media Day dei Brooklyn Nets e, chiaramente, Durant ha dovuto rispondere a varie domande, innanzitutto sul perché aveva chiesto di essere scambiato: “C’era molta incertezza intorno alla nostra squadra la scorsa stagione. Un anno fa avevo firmato un contratto per quattro anni con l’idea che avremmo giocato in pianta stabile con questo gruppo, che avremmo potuto lottare per il titolo. Mi sentivo bene, stavamo andando nella giusta direzione e stavamo costruendo qualcosa di importante per il futuro”.
“Tra infortuni e tante incertezze avete visto com’è andata la stagione; tutto ciò mi ha instillato in testa dei dubbi sui prossimi anni. Sto invecchiando e voglio essere in una squadra di livello, provare a costruire la mentalità da campione all’interno di uno spogliatoio” – continua KD – “Ho confessato a Joe Tsai i miei dubbi e da lì siamo arrivati fino ad oggi; devo ammettere che mi è piaciuto quello che Sean Marks ha messo insieme in questa offseason e i ragazzi certamente lavoreranno al massimo per migliorare le loro prestazioni, affinché una stagione come quella passata non si ripeta. Ho parlato con tutta l’organizzazione e abbiamo convenuto che sarebbe stato meglio continuare insieme“.
KD, quindi, nega di esserci rimasto male sulla sua permanenza ai Nets: “Innanzitutto faccio ciò che amo e da questo punto di vista non sono deluso. Avevo delle opzioni, ma torno qui e vedo che abbiamo una grande squadra. Qualunque cosa fosse successa durante l’estate, non avrei lasciato che questa influisse sul lavoro che stavo per fare. Ripeto, non sono sorpreso di essere rimasto nonostante le tante richieste, sono troppo bravo per essere svenduto in questo modo. Me l’hanno detto chiaramente anche Sean e Joe e mi è piaciuto molto. Non è così semplice per loro e lo capisco. So chi sono“.