NCAA PREVIEW - Oklahoma: Quintetto piccolo ed esperto e Hield in formato MOP per puntare al titolo
I Sooners hanno una tradizione piuttosto recente: prima del 1979, infatti, avevano partecipato al torneo solamente 3 volte, pur raggiungendo la finale nel 1947. Negli ultimi 35 anni, invece, si sono imposti come una delle presenze fisse tra le 64 squadre in lotta per il titolo e, quest’anno più che mai, sembrano pronti per arrivare fino in fondo.
La stagione è, infatti, iniziata come nessuno si sarebbe mai aspettato: 12 vittorie consecutive hanno condotto Oklahoma al secondo posto nel ranking della Associated Press, prima della sconfitta 109-106 subita Lunedì notte al terzo supplementare contro Kansas; quest’unica sconfitta, però, non ha ridimensionato la squadra allenata da Lon Kruger, considerando che è stata ottenuta in casa della favorita assoluta ed, anzi, ha dimostrato come i Sooners se la possano giocare con chiunque.
A condurre OU in questo notevole avvio di stagione troviamo Buddy Hield, che grazie alle sue eccezionali prestazioni si sta candidando con forza al titolo di giocatore dell’anno. Le statistiche parlano da sole: 26.3 punti a partita con il 50% al tiro sia da 2 punti che dalla lunga distanza, conditi da 5.5 rimbalzi, 2.2 assist e 1.3 rubate di media ad allacciata di scarpette sono cifre mostruose, ed ancora più impressionanti sono le prestazioni mostrate durante le ultime partite, come i 34 punti realizzati contro Harvard ed i 46 di Lunedì notte contro Kansas. Croce e delizia di Hield è il tiro dalla lunga distanza: segna con percentuali molto elevate, ma troppo spesso si affida a questa soluzione, rendendosi molto prevedibile per gli avversari. Pian piano sta sviluppando altre opzioni di realizzazione, e non può fare altrimenti se vuole avere delle chances di affermazione nella NBA.
Suoi fedeli scudieri sono Jordan Woodard, playmaker al terzo anno – 15 punti con il 55% da dietro l’arco, 4 carambole e 4 passaggi vincenti a partita – e Isaiah Cousins, guardia senior – 12.5 punti, 4.3 rimbalzi e 4.8 assist – che fanno girare la squadra e armano lo stesso Hield affinché possa affondare gli avversari a suon di triple.
I Sooners stanno convincendo tutto il mondo NCAA con un quintetto piuttosto piccolo, formato da ragazzi che giocano insieme da 3-4 anni e con tanta esperienza sulle spalle, ma indubbiamente il contributo di Hield è fondamentale: Coach Kruger sarà in grado di portare la propria squadra al successo, nel caso in cui la propria star sbagli una partita?