NBA24 PREVIEW - San Antonio Spurs: tra innesti di lusso ed eccellenti conferme la musica non cambia, gli uomini di Pop puntano dritti verso il titolo
Una squadra meravigliosa, un allenatore unico, un sistema di gioco sviluppatosi negli anni che ha fatto innamorare di questo sport migliaia di appassionati: i San Antonio Spurs sono senza dubbio la squadra più costante, bella da vedere, vincente dell’ultimo decennio, e la stagione che gli uomini di Popovich si apprestano ad iniziare sarà un vero e proprio crocevia per il futuro dei texani, tra innesti di lusso ed eccelenti conferme.
COME L’ABBIAMO LASCIATA – Gli Spurs, dopo una stagione ad alti livelli chiusa con un record di 55-27, sono forse reduci dalla più cocente sconfitta ai playoff della loro storia: il 4-3 rimediato dai Clippers al primo turno con il canestro decisivo realizzato da Chris Paul proprio in faccia a Tim Duncan brucia ancora e sembrava potesse davvero rappresentare la fine di un ciclo, visti i tanti dubbi relativi al futuro dello stesso Duncan e di Ginobili.
MERCATO – Inaspettatamente è stata proprio San Antonio forse una delle regine del mercato estivo, poichè senza effettuare troppi stravolgimenti all’interno del proprio roster ha comunque piazzato un paio di colpi e soprattutto una serie di rinnovi fondamentali per mantenere intatto il concetto di “Spurs Culture” alla base del sistema di gioco di coach Pop. L’acquisto più importante (forse dell’intera lega) è stato senza dubbio quello di LaMarcus Aldridge: svincolatosi alla fine della scorsa stagione dai Blazers, il forte centro è arrivato in Texas dopo un’estenuante trattativa chiusa sulla base di un quadriennale da 80 milioni, segno che il post-Duncan a San Antonio passerà necessariamente per le sue mani. Insieme ad Aldridge è arrivato anche David West, secondo importante colpo per gli Spurs, che ha rifiutato offerte ben più ricche da parte di numerose franchigie per poter vestire la maglia neroargento ed accasarsi alla corte di Popovich. Ma le migliori mosse di mercato San Antonio le ha sicuramente concluse in casa propria, con i prolungamenti con riduzione dell’ingaggio da parte di Duncan e Ginobili che per fortuna continueranno a deliziarci gli occhi con giocate sopraffine anche il prossimo anno, e soprattutto con il rinnovo del contratto al massimo salariale per Kawhi Leonard, ormai sempre più probabilmente futuro uomo franchigia dei texani. Per il resto roster confermato nella sua ossatura essenziale ad eccezione del nostro Marco Belinelli trasferitosi a Sacramento e di Tiago Splitter finito ad Atlanta.
UOMO FRANCHIGIA – Nonostante l’arrivo di un giocatore del calibro di Aldridge e del rinnovo di Leonard, l’uomo franchigia dei San Antonio Spurs non può che rimanere ancora l’immenso Tim Duncan. Il nativo delle isole Vergini è stato in questi anni costellati di successi il faro illuminante di un sistema di gioco nel quale sia dal punto di vista offensivo che difensivo è sempre stato leader indiscusso. Se sarà o meno l’ultimo anno della sua meravigliosa carriera poco importa, l’obiettivo del caraibico come quello dei suoi compagni è vincere, e per quanto adeguatamente assistito da una squadra che da sempre ha fatto della forza del gruppo la sua peculiarità fondamentale, come al solito toccherà a lui trascinare i compagni quando servirà farlo.
A COSA PUNTARE – Ovviamente per il valore dell’organico, per il nome che portano e per il grande maestro che li dirige l’obiettivo primario di San Antonio non può che non essere il titolo finale. Per vincere tutto passerà dal tempo che ci metterà Aldridge ad inserirsi nel sistema di gioco Spurs, dalla stagione dei senatori chiamati forse all’ultimo grande sforzo delle rispettive carriere e dalle conferme che dovranno necessariamente arrivare dai vari Leonard e Green.
PRONOSTICO – Favoriti insieme ai Warriors campioni e ad altre poche squadre, gli Spurs si contenderanno con queste la prima piazza ad Ovest per poi giocarsi le loro carte ai playoff dove sarà sfida aperta per la caccia al sesto titolo della loro storia.