NBA24 Preview – New Orleans Pelicans: tutto passa dalle mani di Anthony Davis
COME L’ABBIAMO LASCIATA – La prima annata con il nuovo nome, Pelicans, è stata sicuramente negativa, dal punto di vista del record, per la franchigia della Louisiana, un 34-48 che è valso il 12° posto nella Western Conference. Un risultato, comunque, non disprezzabile, poiché, ad Est, gli Hawks 8° hanno vinto appena quattro partite in più di New Orleans; trovandoti ad Ovest, però, si sa che servono almeno 50 vittorie per avere la certezza di disputarsi qualcosa di importante nella post season. Gli infortuni, in primis quelli di Jrue Holiday e di Ryan Anderson, hanno segnato in maniera importante soprattutto la seconda metà di stagione dei Pelicans, al termine della quale, nonostante le prestazioni super di Anthony Davis, i Play Off sono rimasti un sogno.
IL MERCATO ESTIVO – Non molto movimentata l’estate sulle rive del Mississippi. Ciò per due motivi fondamentalmente: primo, lo spazio salariale era alquanto limitato; secondo, il livello del roster, molto giovane, è in crescita e sfaldarlo sarebbe stato davvero un errore. La trade più importante, per i Pelicans, si è consumata a metà Luglio, quando, in cambio della scelta al primo giro del Draft 2015, dagli Houston Rockets arrivano Omer Asik (in particolare), l’israeliano Omri Casspi e soldi. Inoltre, come undrafted, sempre a rinforzare il reparto dei lunghi, è arrivato Patric Young, 22enne da Florida University, messo sotto contratto dopo una più che positiva Summer League. Dai Bulls, invece, giunge la guardia 25enne Jimmer Fredette, il quale, dopo aver faticato in queste prime 3 stagioni in NBA, prova a ripercorrere i fasti del college; infine, via Toronto, arriva l’esperienza del quasi 35enne John Salmons. In uscita, i movimenti più importanti sono quelli che hanno portato agli addii di Al-Farouq Aminu (a Dallas), Anthony Morrow (ad Oklahoma), Jason Smith (a New York) e Brian Roberts (a Charlotte). Hanno lasciato New Orleans anche Melvin Ely e Greg Stiemsma, finiti, rispettivamente, a Washington e a Toronto.
L’UOMO FRANCHIGIA – Anthony Davis, nel bene e nel male, sarà l’uomo che catalizzerà le sorti dei Pelicans. Prima scelta del Draft 2012, l’ala-centro uscita da Kentucky ha avuto bisogno di un solo anno di ambientamento, mostrando un rendimento che lo ha già inserito tra le giovani stelle del firmamento NBA, con un miglioramento sostanziale rispetto all’anno da rookie, passando da 13.5 punti e 8.2 rimbalzi a 20.8 punti e 10 rimbalzi a partita, risultando il miglior stoppatore della Lega (2.8). Altra consapevolezza, a questo 21enne nato a Chicago, l’ha data il recente Mondiale di Spagna vinto con il Team USA, vissuto da grande protagonista, soprattutto nella prima fase; un alloro che va ad aggiungersi alla medaglia d’oro di Londra 2012. Chiaro, quindi, che i tifosi di New Orleans chiedano a Davis di trascinare la squadra alla post season.
A COSA PUNTARE – Sulla carta, la franchigia, allenata per il 5° anno di fila da Monty Williams, può avere le qualità per puntare a qualcosa di importante. Condicio sine qua non affinchè ciò possa verificarsi, è che la squadra, soprattutto il quintetto titolare, resti integro, visti gli infortuni che, nella passata stagione, ne hanno condizionato il cammino. La coppia di lunghi (presumibilmente titolare) Davis-Asik, oltre ad un ottimo apporto di punti, garantisce quell’equilibrio difficile da trovare con in campo giocatori offensivi come Tyreke Evans ed Eric Gordon, entrambi alla ricerca della continuità perduta. Fondamentale, sarà anche la voglia di riscatto del play Holiday, voglioso di mostrare quanto vale dopo l’infortunio dello scorso anno. Se tutto andrà come deve andare, i Pelicans potranno togliersi molte soddisfazioni, migliorare il record della passata stagione e perché no, provare a centrare un traguardo chiamato Play Off, che rappresenterebbe un bel momento di crescita per una squadra giovane come quella della Louisiana.
IL PRONOSTICO – Al momento, la Western Conference non è certo la migliore in cui trovarsi a combattere, per una franchigia di media caratura come i Pelicans. Però, le qualità (freschezza, entusiasmo e tanti punti nelle mani) ci sono. Perciò, 8° posto nella Western e Primo Turno di Play Off.
ROSTER – #1 Tyreke Evans (25, G), #2 Darius Miller (24, AP), #3 Omer Asik (28, C), #4 Patrick Young (22, AG), #5 Jeff Withey (24, C), #8 Luke Babbitt (25, AP), #9 Russ Smith (23, PM), #10 Erick Gordon (25, G), #11 Jrue Holiday (24, PM), #15 John Salmons (34, AP), #22 Dionte Christmas (28, G), #23 Anthony Davis (21, AG), #24 D.J. Stephens (23, G), #25 Austin Rivers (22, G), #32 Jimmer Fredette (25, PM), #33 Ryan Anderson (26, AG), #35 Vernon Macklin (28, AG), #42 Alexis Ajinca (26, C), #50 Kevin Jones (25, AG)