NBA24 PREVIEW – Miami Heat: senza LbJ, ma con Wade e un ottimo roster. Le quinte Finals di fila sono una chimera
COME L’ABBIAMO LASCIATA – L’ultimo capitolo dei grandi Heat di LeBron non ha avuto l’esito sperato: la squadra di Pat Riley e Erik Spoelstra ha, quasi senza difficoltà, raggiunto le Finals NBA per la quarta volta in quattro anni, ma, come era accaduto tre anni prima, l’Anello non è tornato a South Beach.
L’essere arrivati secondi in Regular Season dopo gli Indiana Pacers aveva fatto illudere gli haters di LbJ e compagni: nella sfida decisiva coi Pacers, infatti, come era accaduto l’anno prima, Miami ha avuto la meglio e la sua corsa s’è spenta solo contro una San Antonio che ha letteralmente soppiantato gli Heat.
Il 4-1, inaspettato per le proporzioni e le modalità con cui è arrivato, ha calato il sipario sul quadriennio deludente a metà dei ragazzi della Florida.
Due Anelli vinti e due Finals perse contro Mavericks e Spurs. L’estate a South Beach non è stata delle migliori.
IL MERCATO ESTIVO – La rivoluzione estiva della Lega è passata da Miami.
Tutti prevedevano la rottura dei Big Three ed infatti rottura è stata: se la partenza di LeBron e il suo ritorno a Cleveland parevano abbastanza scontati, così come quella di Ray Allen, meno scontata poteva essere la permanenza di Bosh. L’ex Toronto, invece, resta in Florida con le migliori intenzioni, a fare compagnia ad un Wade che torna ad essere volto della franchigia.
Riley è riuscito a riconfermare gran parte della vecchia guardia: Andersen, Chalmers, Cole e Haslem resteranno agli ordini di Spoelstra, e al gruppo già presente sono stati aggiunti giocatori di tutto rispetto.
Deng e Danny Granger in primis, insieme a McRoberts e Shannon Brown. Dal Draft poi arriva uno dei prospetti più interessanti dell’ultima stagione di College NCAA: Shabazz Napier, il prodotto di UConn che ha vinto due volte il titolo collegiale con gli Huskies, nel 2011 e 2014.
L’UOMO FRANCHIGIA – Quella che comincia è la tredicesima stagione in maglia Heat di Dwane Wade.
Il ragazzo di Chicago, prodotto di Marquette è ormai corpo e anima di questa squadra, anche quando LeBron rubava il palcoscenico.
Wade ha portato a South Beach tre Anelli, mettendoci la faccia negli anni duri del dopo-Shaq, così come farà stavolta, dopo la rottura del Trio.
Le ginocchia cominciano a fare male davvero, il minutaggio potrà forse subire una netta diminuzione, ma a 32 anni Wade vuole ancora portare alto il nome degli Heat e portarne lontano il vessillo.
Ci riuscirà? Probabile, così come probabile è il fatto che condividerà lo scettro di uomo franchigia con Chris Bosh, un altro che dell’addio di James potrebbe beneficiare.
A COSA PUNTARE – Le quinte Finals NBA consecutive sembrano una chimera. Ma gli Heat, in una Eastern Conference che sembra un po’ più competitiva dello scorso anno, possono comunque dire la loro.
La chimica del nuovo gruppo sarà fondamentale, e spetterà a Spoelstra e ai senatori costruirla.
Deng e Granger sono ottime individualità, Napier potrebbe essere una delle rivelazioni tra i rookie della stagione.
Record positivo e Playoffs possono essere alla portata.
IL PRONOSTICO – Quinti in Regular Season. Secondo turno ai Playoffs.
ROSTER – 11 Chris Andersen (C 36), 1 Chris Bosh (F 30), 26 Shannon Brown (G 29), 15 Mario Chalmers (P 28), 30 Norris Cole (P 26), 24 Andrew Dawkins (G 23), 9 Luol Deng (F 29), 32 James Ennis (F 24), 22 Danny Granger (F-G 31), 7 Justin Hamilton (C 24), 40 Udonis Haslem (C 34), 4 Josh McRoberts (F 27), 13 Shabazz Napier (P 23), 3 Dwyane Wade (G 32), 43 Shane Williams (F 28).