NBA24 PREVIEW - Chicago Bulls: tutti con Gasol, in attesa di D-Rose
Sarà questo l’anno giusto? Ancora una volta i Chicago Bulls si pongono da soli questa domanda. Un’annata particolare, ormai senza i favori del pronostico come qualche anno fa. Eppure, il nuovo ciclo inaugurato con Hoiberg dopo l’addio di Thibodeau, lascia sensazioni positive, da tramutare in prestazioni in campo e non da lasciare su carta o nella testa dei tifosi.
COME L’ABBIAMO LASCIATA – Il terzo posto ad Est dello scorso anno è un ottimo punto da cui ripartire. 50 vittorie a fronte di 32 sconfitte, l’uscita al secondo turno di Playoff solo di fronte ai Cavaliers che sarebbero arrivati fino alle Finals sono i dati statistici che il nuovo coach avrà sicuramente analizzato.
L’assenza prolungata di Rose e gli infortuni che hanno afflitto il roster nei momenti decisivi, non hanno di certo abbattuto Chicago, ma per alzare l’asticella c’è bisogno che tutto vada per il verso giusto e che gli Dei del basket lascino in pace i giocatori dalle parti dello United Center.
MERCATO ESTIVO – Non hanno fatto tantissimo. L’innesto principale avviene sicuramente fuori dal campo: dopo un quinquennio tra le mani del filosofico Thibodeau, i Bulls si sono affidati al novello Hoiberg. L’ex allenatore di Iowa State ha davanti a se l’occasione della vita e sa di doverla sfruttare al meglio. Il mercato di Chicago si è fermato alla riconferma in blocco di un gruppo che potrebbe dare realmente tanto. Riabbracciano Gasol dopo un’estate di successi, aspettano la crescita di Butler, Mirotic e McDermott, uniti all’utilità di giocatori come Brooks e Gibson.
L’UOMO FRANCHIGIA – Ci piacerebbe dirvi che, dopo tre anni di calvario, è arrivato finalmente il momento per Derrick Rose di prendersi i suoi Bulls, ma purtroppo la certezza non l’abbiamo neanche noi. Ecco perché, a seguito di quanto mostrato agli ultimi Europei, siamo convinti che l’uomo franchigia possa essere quel Pau Gasol che a 35 anni non ha smesso di voler stupire. Qualità, classe ed esperienza al servizio di una squadra come i Bulls e di un roster che vuole tornare a mettere Chicago sulla mappa. Anche nella conference in cui LeBron impera apparentemente senza rivali coi suoi Cavs.
A COSA PUNTARE – Le cose ad Est non sono cambiate più di tanto. Sorprese come Atlanta dello scorso anno potrebbero ancora essercene, ma riconfermarsi nelle prime posizioni della Conference deve essere l’obiettivo minimo. Ovvio che si debba poi ripartire dai Playoff, magari superare il secondo turno e giocarsi la Conference proprio contro i campioni in carica.
IL PRONOSTICO – Secondo posto in Regular Season con probabili Finali di Conference.