NBA24 PREVIEW - Brooklyn Nets: Tanti addii per la rifondazione, i playoff sono un'incognita
COME L’ABBIAMO LASCIATA – E’ ovvio che nei piani di Prokhorov c’era l’anello nei due anni di spese matte e disperate. Il punto è che, Spurs docent, la squadra prevale da sempre sul singolo. E un assembramento di campioni, tra l’altro anche in età piuttosto avanzata, era una scelta che poteva pagare fino a un certo punto. E quel punto, quest’anno, è stata la semifinale playoff, dove il ciclone LeBron si è abbattuto su Brooklyn senza lasciare scampo a nessuno. Il sesto posto in regular season è anche al di sotto delle aspettative societarie, ma è stato meritato.
IL MERCATO ESTIVO – Qualcuno doveva andare via. La strategia della via della bancarotta non era più percorribile. Di conseguenza, nessun rinnovo per Pierce, che adesso prende 10 milioni in meno nel District of Columbia. Via Thornton e Livingston, così da eliminare altre voci importanti dal libro paga. Al loro posto, a incrementare la colonia dell’est europeo, Karasev e Bogdanovic, oltre a Jarrett Jack arrivato dalla trade a tre con Celtics e Cavaliers. La novità maggiore è alla guida tecnica: via Kidd (che adesso sarà l’head coach di Milwaukee), al suo posto Lionel Hollins.
L’UOMO FRANCHIGIA – Fosse pure solo per i soldi che prende (ben 19 milioni), questo è il ruolo di Deron Williams. Un playmaker imprevedibile, troppo spesso un franco tiratore, con delle caviglie ballerine. Queste caratteristiche il più delle volte hanno levato le castagne dal fuoco ai Nets, ma in alcune occasioni hanno dato vita a un gioco troppo fermo e accentrato. Nella seconda parte della stagione passata, dopo gli infortuni, la squadra ha ritrovato lui e viceversa e l’inversione di tendenza è stata tangibilissima, con Brooklyn che ha concluso l’annata in modo abbastanza soddisfacente.
A COSA PUNTARE – Ormai la squadra è diversa. Un Pierce in meno manca ai meccanismi di questa squadra. Le altre cessioni dalla panchina avranno anch’esse un peso specifico considerevole, ma questo poco importa. L’anno di transizione sembra essere quello alle porte e quanto più drastica è la rifondazione, tanto più veloce sarà la formazione di un nuovo gruppo competitivo. Quindi, per quest’anno, niente botti di capodanno: l’accesso ai playoff sarebbe un risultato decisamente importante.
IL PRONOSTICO – I playoff, come già evidenziato, non sono così scontati, complice lo smantellamento parziale della franchigia. Il piazzamento è compreso tra il settimo e il decimo posto in regular season; in caso di approdo ai playoff, è quasi certa l’uscita al primo turno.
IL ROSTER – 6 Alan Anderson (31 anni, G); 44 Bojan Bogdanovic (25, AP); 22 Markel Brown (22, G); 2 Kevin Garnett (38, C); 13 Jorge Gutierrez (25, G); 0 Jarrett Jack (30, G); 21 Cory Jefferson (23, AG); 7 Joe Johnson (33, G); 9 Jerome Jordan (28, C); 10 Sergey Karasev (20, G); 47 Andrei Kirilenko (33, AP); 11 Brook Lopez (26, C); 1 Mason Plumlee (24, AG); 55 Willie Reed (24, AG); 12 Marquis Teague (21, G); 33 Mirza Teletovic (29, AG); 8 Deron Williams (30, G).