NBA SWAG - La classe del futuro MVP e la stravaganza della March Madness
Bentornati ad un nuovo appuntamento con NBA Swag, la rubrica di NBA24 che vi porta a zonzo per la Lega più bella del mondo a scoprire le curiosità stilistiche più interessanti dei nostri beniamini preferiti.
Partiamo altissimi questa settimana, con un focus più che dovuto su Anthony Davis.
Il ciglione, anche detto “Future MVP” a buon ragione, viste le cifre record anche di questa stagione, quella definitiva per la sua consacrazione, non vuole saperne di dare spettacolo solamente in campo.
Schiacciate, coast-to-coast, piazzati decisivi non sono le uniche armi nel repertorio del 22enne nativo di Chicago.
Stiletto sobrio da far invidia ai presenti quello sfoggiato in occasione del week end delle stelle: pantalone rosso a cui abbina una shirt oversize (ancora?) grigia e un blazer blu notte.
Non può mancare, ovviamente, l’occhialone a figlio dei fiori, la sciarpa – unico indumento invernale – e la collana con piuma indiana. Insomma, futuro MVP nel campo, presente MVP fuori.
A far parlare di sé questa settimana è anche DeAndre Jordan. Un altro che di schiacciate a campo aperto se ne intende discretamente.
I suoi Clippers vanno e proveranno, come sempre, ad andare il più avanti possibile anche ai Playoffs in una conference, l’Ovest, non poco complicata.
Poco complicato è invece lo stile del numero 6 delle ‘Vele’: pantalone jeansato da cowboy dei film di Sergio Leone. Camicia chiara a quadretti, cravatta con fantasie a righe che richiamano il pantalone.
Scarpa classica e giubbotto di jeans a chiudere il quadro.
Quel che non mancano mai al ragazzo di Houston sono gli accessori: non solo l’Ipod sempre presente, ma soprattutto borsone e zainetto, per un look mezzo studente di liceo e mezzo uomo d’affari in difficoltà.
Marzo è comunque in America il mese della pallacanestro collegiale. La NBA lo sa e spesso, volontariamente, si mette da parte per dare risalto al più grande spettacolo del piano inferiore.
E allora, neanche noi possiamo mancare, con uno sguardo a quanto accaduto ai ragazzi di North Carolina che, per la gara contro Wisconsin, hanno pensato bene di sfoggiare queste calzature.
Una delle più famose scuole del Paese, quella che ha dato il via alla leggenda di un certo Michael Jeffrey Jordan, deve inchinarsi a sua volta al marketing proprio della sua ex stella: è la Jordan, infatti, il marchio Nike diretto proprio da Micheal, a fornire questo tipo personalizzato di scarpa.
Il risultato? Sconfitta prima di arrivare alle Elite 8 e tanti saluti al torneo NCAA.
Bocciati in campo, ma le scarpe le promuoviamo eccome!