NBA, il futuro della stagione 2019/20 verrà deciso entro le prossime 2-4 settimane
Il mese di maggio era molto atteso da addetti ai lavori ed appassionati. E non per i Playoff, ovviamente. Nelle scorse settimane, infatti, Adam Silver aveva spiegato che una decisione sul futuro della stagione in corso, stoppata due mesi fa a causa del diffondersi della pandemia da COVID-19 anche negli States, con il caso di positività di Rudy Gobert a fare da elemento detonante, sarebbe arrivata ad inizio maggio, senza però specificare quando.
Arrivati quasi a metà mese, c’è ancora mistero totale su quelle che saranno le prossime mosse della Lega, anche a causa di una situazione nazionale molto frammentata e diversificata non solo da stato a stato, ma anche di città in città. Secondo Adrian Wojnarowski, di ESPN, il Commissioner Adam Silver prenderà una decisione in merito al 2019/20 nelle prossime due-quattro settimane.
Ciò a seguito della riunione del Board of Governor tenutosi nella serata (statunitense, ndr) di ieri, dal quale è emerso, oltre ad un certo ottimismo, il fatto che la NBA stia valutando tanti fattori per dare il via libera, tra i quali chiaramente l’andamento della curva dei contagi, le misure adottate da altre leghe (ad esempio il calcio in alcuni paesi europei e la Formula 1) e il come si sviluppino i casi più gravi di infezione da COVID-19.
Il tutto incentrato, come ribadito più volte da Silver, sul focus della salute dei giocatori, dei membri degli staff delle franchigie e degli addetti ai lavori che, nel caso, potranno essere presenti nei palazzetti. La NBA starebbe infatti pensando ad un programma di tamponi per tutte e 30 le franchigie, con la considerazione di fondo che un nuovo caso positivo non andrebbe a fermare ancora la stagione.
Sono in corso anche continui dialoghi con la NBPA e con i giocatori, aggiunge Wojnarowski, nei quali ci sono posizioni divergenti, così come tra le varie franchigie, soprattutto quelle già fuori da qualsiasi discorso di Playoff.
Riguardo il discorso dei giocatori, è emerso un ‘giallo’ nelle ultime ore. Secondo Wojnarowski, infatti, la NBPA avrebbe inviato ad ogni giocatore un questionario da compilare in forma anonima, in modo tale da estrapolare l’orientamento generale circa un’eventuale ripresa del campionato. Shams Charania, di The Athletics, invece, riporta il fatto che la NBPA non avrebbe mai inviato il questionario di cui sopra, né avrebbe intenzione di farlo.
Quel che è certo è che Silver, nella riunione di venerdì scorso, ha prospettato ai giocatori due location nelle quali disputare il resto della stagione, funzionando quasi come ‘bolle isolate’, vale a dire Las Vegas e Disneyworld ad Orlando.