La NBA infligge due giornate di squalifica a Joel Embiid e a Karl-Anthony Towns
La scorsa notte, il match del Wells Fargo Center tra Philadelphia 76ers e Minnesota Timberwolves, più che per il 95-117 in favore dei padroni di casa, sarà ricordato per la rissa che ha visto coinvolti le due stelle delle rispettive squadre, Joel Embiid e Karl-Anthony Towns, costata ad entrambi l’espulsione.
Nella notte (italiana) è arrivato il verdetto della Lega, che ha inflitto ai due giocatori due partite di squalifica. Nel comunicato, inoltre, si sottolinea il fatto che i due giocatori abbiano continuato ad alzare il livello della tensione anche dopo la partita, in particolar modo sui social. Non è invece stato valutato negativamente il ruolo in tutto ciò di Ben Simmons. Nel referto arbitrale, infatti, l’intervento dell’australiano è stato indicato come da ‘pacificatore’, mentre invece secondo i Twolves Simmons aveva avuto ben altro ruolo, spingendo a terra Towns e stringendogli il braccio destro attorno al collo.
A stretto giro di posta è arrivato il comunicato proprio della franchigia di Minneapolis, che riporta le parole di Gersson Rosas, president of basketball operations: “Pur essendo delusi dalla decisione della Lega, capiamo la magnitudo avuta da questo sfortunato incidente. L’NBA è altamente competitiva e quanto accaduto l’altra notte ne è un chiaro riflesso. Noi supportiamo Karl e andremo avanti uniti, come gruppo“.