La NBA contro il tampering. Possibili multe fino a 10 milioni di dollari contro le franchigie coinvolte
Il tampering è un termine che indica ogni azione non autorizzata da parte di un membro di una determinata franchigia, volontario o meno, tendente a voler ‘avvicinare’ un giocatore di un’altra franchigia NBA. Il tampering è divenuto di dominio pubblico nell’ultimo anno, a partire dal caso Anthony Davis-Lakers, proseguito poi quest’estate con altri episodi venuti alla luce prima o durante la Free Agency 2019. Emblematico tutto quello che ha portato all’approdo del duo George-Leonard ai Clippers.
In tempi non sospetti, la NBA aveva già cercato di fronteggiare un fenomeno vietato da regolamento; adesso, però, Adam Silver è deciso a mettere la parola fine a tutto ciò, anche con misure molto severe. Il commissioner della Lega, infatti, ha presentato una serie di proposte per combattere il tampering, tra le quali spicca una multa di 10 milioni di dollari per le franchigie che dovessero contravvenire alle nuove regole.
Nel promemoria inviato lo scorso fine settimana alle franchigie, come riporta ESPN, è previsto un inasprimento delle sanzioni per ‘accordi non autorizzati con un giocatore’ e per ‘dichiarazioni o comportamenti dannosi per la NBA’, passando dall’attuale milione a, rispettivamente, 6 e 5 milioni. Ancora, ed ovviamente, la proibizione di qualunque tentativo di un giocatore di indurne un altro, sotto contratto, a richiedere alla propria franchigia uno scambio, passando per la possibilità per le franchigie di segnalare entro 24 ore se un agente o un giocatore richieda ‘benefici non autorizzati’.
Sempre secondo ESPN, uno degli obiettivi della Lega è quello di riequilibrare la consistenza delle multe, ferme dal 1996, con l’incremento avuto nel frattempo dalle entrate della NBA (+600%) e dal valore delle franchigie (+1.100%). Il tutto verrà discusso dal Board of Governor già nella giornata di venerdì, 20 Settembre. Lo scorso Luglio, parlando proprio di regole anti-tampering, Silver aveva sottolineato come vi fosse la percezione diffusa che queste regole venissero frequentemente infrante; ragion per cui bisognava mettervi mano.