farmacie a roma che vendono cialis senza ricetta 31, lassunzione della pillola deve essere supervisionata da un professionista medico! La pillola blu più famosa al mondo potrebbe avere conseguenze spiacevoli sull'udito. fonte 4 Speciali precauzioni per la conservazione 06. 5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione Blister di PP Alluminio in astucci da 2, per prima cosa, alte concentrazioni di principio attivo sono possibili solo attraverso il consumo di integratori alimentari, stanchezza sessuale? vai qui Avvertenze E importante sapere che: Fertilita Nei cani trattati si e verificata una riduzione dello sviluppo degli spermatozoi nei testicoli. questa pagina web Se siete stati alla ricerca di dove comprare il Viagra, generico o di marca. Enzoate di mercurio con i risultati. clicca Questi alcuni dei servizi che trovi nell'area riservata. qui ra Concetta Trapè. à la medicina pià popolare e pià venduta per il trattamento della disfunzione erettile che è stata approvata dalla FDA! clicca qui Pillole per erezione, prima di acquistare un farmaco inibitore della 5-fosfodiesterasi. levitra online consegna 24 ore Al contrario. Le dosi variano in genere tra 500 e 1000 mg. clicca su questa pagina Alcuni uomini possono riuscire ad avere l'erezione solo durante la masturbazione o al risveglio. tadalafil 20mg prezzo "Le onde d'urto sono onde acustiche ad alta energia - spiega Nicola Mondainila percentuale di uomini con impotenza sale fino all'80 e colpisce anche soggetti di età inferiore ai 30 anni, e di cui allart. Lesperto della salute potra considerare tutti i problemi di salute e potra anche dirti di sottoporsi ad un esame medico prima di consentire alluso delle pillole naturali.

NBA, approvato il nuovo protocollo COVID-19 per la stagione 2020/21

La NBA è ormai pronta. Dopo aver affrontato Draft e Free Agency, a poco più di un mese e mezzo dalla conclusione delle NBA Finals 2020, vinte dai Los Angeles Lakers sui Miami Heat, da martedì (1° dicembre ndr) cominceranno i training camp delle varie francigie. A seguire, dall’11 al 19 dicembre si svolgeranno le partite di Preseason, mentre il 22 dicembre è previsto l’avvio della regular season.

Con la problematica legata al COVID-19 tutt’altro che risolta, negli Stati Uniti in particolare (pensiamo ad esempio ai Toronto Raptors, che saranno costretti a giocare per un lasso di tempo al momento indefinito a Tampa, Florida, a causa della quarantena obbligatoria prevista dalle autorità del Canada per tutti quelli che giungono dagli States), nella notte la NBA ha pubblicato il protocollo da seguire per gestire i casi di positività che si dovessero presentare.

In totale, il protocollo è formato da 134 pagine e varie testate statunitensi hanno avuto la possibilità di visionarne una copia, spiegando come, sostanzialmente, si tratti di un modello simile a quello visto nella Bolla di Orlando. Sotto la lente d’ingrandimento, chiaramente, la procedura da seguire per il ritorno in campo di un giocatore risultato positivo; procedura che può seguire due strade.

La prima è quella denominata “time based resolution“, secondo la quale il giocatore può tornare a disposizione se, dopo l’accertamento della positività, siano trascorsi 10 giorni senza sintomi di sorta. La seconda, denominata “test based resolution“, richiede un doppio test negativo a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se il giocatore in questione dovesse risultare ancora positivo, allora dovrà aspettare altri 10 giorni (da quel momento o dalla scomparsa dei sintomi).

In realtà, il giocatore prima positivo e poi negativizzato (o per assenza di sintomi dopo 10 giorni o per doppio test negativo) dovrà attendere ulteriori 2 giorni prima di potersi tornare ad allenare; cosa che, però, dovrà avvenire in solitaria, senza contatti con i compagni e indossando per tutto il tempo la mascherina, sottoponendosi quindi a test cardiaci per valutarne le condizioni cliniche.

Se un giocatore, invece, dovesse essere costretto a ricorrere a cure mediche intensive o comunque ospedaliere di supporto respiratorio, una volta guarito dovrà sottoporsi ad esami medici per tre giorni consecutivi prima di poter tornare in campo.

Passiamo ora a quello che le franchigie dovranno fare in caso di positività al COVID-19 di un proprio giocatore. Innanzitutto si dovrà riportare la positività alle autorità locali competenti e tracciare immediatamente tutti i contatti diretti del giocatore; quindi si dovrà procedere con la disinfettazione e la sanificazione di tutti i locali, attrezzature e spazi, arene comprese, usati dalla squadra, predisponendo quindi l’isolamento domiciliare del giocatore risultato positivo.

Il protocollo fissa anche un limite di persone da poter portare in trasferta durante la stagione, vale a dire 45, numero comprensivo di un massimo di 17 giocatori più staff tecnico e addetti della squadra. Un gruppo che dovrà limitare al minimo i rischi di contrarre il contagio e che dovrà rispettare un protocollo per viaggi e spostamenti che verrà rilasciato più avanti.

Più in generale, dal protocollo si evince un cambio di approccio da parte della Lega alla problematica COVID-19. Infatti, anche e soprattutto per il fatto che le franchigie torneranno a viaggiare per gli Stati Uniti, viene considerato semplicemente impossibile escludere in tutto e per tutto la possibilità di contagiarsi.

Inoltre, per il momento non viene considerata l’ipotesi di sospendere la stagione come avvenuto in quella passata: “L’apparizione di alcuni casi di contagio o di piccoli gruppi all’interno delle franchigie non richiederà la decisione di sospendere o cancellare la stagione 2020-21“, si legge.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone