Un super Anthony Davis guida i Lakers all'1-0 sui Nuggets
Va ai Los Angeles Lakers il primo atto delle Western Conference Finals 2020. LeBron e compagnia cantante, infatti, hanno avuto la meglio in Gara-1 dei Denver Nuggets, sconfitti con il punteggio di 114-126. Un successo sul quale c’è il timbro di Anthony Davis (37+10 reb), supportato da Caldwell-Pope (18) e da LeBron James (15+12 ast e 6 reb), mentre alla squadra di coach Malone non bastano Nikola Jokic (21+6 reb) e Jamal Murray (21+5 ast).
L’inizio di partita è scoppiettante, con gli attacchi delle due squadre in grande spolvero. Davis ne mette subito 14 a referto, ma dall’altro lato i Nuggets tirano con il 64%, con Jokic e Murray che partono rispettivamente con 11 e 9 punti a referto. Il #27, tra l’altro, mette il buzzer-beater da tre sulla sirena che fa concludere i primi 12′ sul 38-36 Denver. La musica cambia decisamente in avvio di secondo periodo, con gli angeleni che rifilano un break di 1-17 agli avversari, volando sul +14 (39-53 a 6’59” dall’intervallo lungo). Sugli scudi nel parziale LeBron (13 punti su 15 totali nel periodo) e Morris (due triple a segno). Denver tenta di non far scappare i californiani, che toccano più di una volta il +15, prima di terminare il primo tempo avanti 59-70.
Lo spartito non cambia una volta tornati sul parquet. I Lakers, con una panchina capace di dare un aiuto fattivo (in evidenza Dwight Howard (13), Kyle Kuzma (11+4 reb), Rajon Rondo (7+9 ast) e Markieff Morris (9)), una difesa solida ed attenta ed un attacco efficace, prima tengono i Nuggets a distanza, a cavallo della double-digit di vantaggio, per poi accelerare ed allungare ulteriormente nella seconda metà di terzo periodo, concluso con un rassicurante +24 (79-103). Scatenato ancora AD3 (16 nel periodo), ben spalleggiato dal duo Howard-Caldwell-Pope (8 e 7 a referto); per Denver, invece, 10 punti per Jokic.
Il quarto conclusivo è in pratica tutto garbage time. La squadra di coach Vogel fa quel che vuole e tocca un massimo vantaggio di +27 (93-120 con 5’03” da giocare), salvo poi rilassarsi un po’ nei minuti conclusivi, permettendo a Denver (10 nel periodo per Porter Jr.) di rendere meno pesante il passivo finale (114-126).