Il sogno dell'NBA diventa un incubo: 100 italiani fuori dalla O2 Arena
Il sogno dell’NBA diventa un incubo
Doveva essere una festa, il coronamento di un sogno: assistere live ad una partita NBA per di più nella spettacolare O2 Arena di Londra; invece non tutti i sogni hanno un lieto fine e anzi spesso si trasformano in veri e propri incubi, questo è ciò che è successo ad un gruppo di più o meno 100 italiani che, proprio poco prima della palla a due tra Celtics e Philadelphia 76ers, sono stati costretti a dover rinunciare al match. Una situazione a dir poco paradossale che ha creato non pochi disagi, oltre che svariate lacrime da parte dei presenti. Le suddette persone infatti si erano affidate ad un’agenzia, Viaggi NBA, che si occupa di organizzare trasferte per assistere alle partite della Lega più spettacolare del globo. Tutto sembrava procedere per il verso giusto almeno finchè gli sfortunati protagonisti della vicenda non sono arrivati in quel di Londra.
Infatti già all’arrivo nella capitale del Regno Unito iniziano a verificarsi strani eventi. Le persone coinvolte nella vicenda sono costrette, avvisate all’ultimo minuto, a cambiare albergo ritrovandosi in tutt’altro posto rispetto a quello prefissato. Tuttavia la volontà di assistere ad uno spettacolo come quello NBA ha permesso, in un primo momento, che molti passassero sopra quello scomodo contrattempo. I veri problemi iniziano nel pomeriggio del giorno 11/01/2018. A poche ore dall’inizio dell’incontro infatti le 100 persone, organizzatore dell’evento compreso, sono ancora privi dei biglietti. Secondo quanto appreso avrebbero dovuto riceverli alle 17:30 presso la stessa O2 Arena; in questo preciso momento inizia il vero e proprio dramma.
Presentatisi nei pressi del maestoso palazzetto infatti l’organizzatore dell’evento, dopo essersi consultato con la biglietteria comunica di non avere a disposizione i tickets.
Lacrime e spiegazioni dell’agenzia
Ricevuta questa notizia tra i presenti regna un mix di incredulità, rabbia e sconforto. I tanti bambini presenti, giunti a pochi passi dai propri idoli, non si capacitano di quanto successo e scoppiano in lacrime. Gli adulti cercano spiegazioni dall’organizzatore che afferma di essere stato truffato dopo essersi rivolto ad un’altra agenzia preposta alla vendita dei biglietti. Secondo quanto ricostruito, tale agenzia di secondary ticketing ( persone che comprano in blocco biglietti per poi rivenderli a prezzi convenienti) avrebbe incassato i soldi senza fornire però i tickets.
Passato il momento di rabbia regna ora la delusione tra le 100 persone costrette a rifugiarsi in pub, o tornare il albergo, per affrontare le restanti ore a Londra.
Dopo aver temporaneamente oscurato la pagina Facebook, l’Agenzia Viaggi NBA stamattina ha scritto un lungo comunicato scusandosi per il disagio ed impegnandosi per risolvere la situazione in brevi tempi. Tutti ci auguriamo che questa triste storia abbia un lieto fine anche se sarà difficile per tutti dimenticare tale delusione.
Le informazioni sono state reperite mediante testimonianze dirette di persone danneggiate , o comunque presenti, al momento dei fatti.