Si fermano Harden e Drummond, problemi anche per Sabonis. Gilgeous-Alexander non torna prima di metà aprile
Non è stata una nottata facile in NBA dal punto di vista degli infortuni. Il nome più altisonante è certamente quello di James Harden divenuto, in assenza di Kevin Durant ed assieme a Kyrie Irving, un vero leader dei Brooklyn Nets, freschi di primo posto nella Eastern Conference. Ebbene il #13, nel match di stanotte contro la sua ex franchigia, gli Houston Rockets, ha dovuto lasciare il campo a 4’48” dalla fine del terzo quarto per un problema al tendine del ginocchio destro; fin lì The Beard aveva messo a referto 17 punti, 8 rimbalzi e 6 assist in 27′. Stando alle prime indiscrezioni, non dovrebbe essere nulla di grave, anche se è possibile che Harden salti per precauzione i prossimi impegni dei Nets.
Da dimenticare il debutto di Andre Drummond con i Los Angeles Lakers, ko allo Staples Center contro i Milwaukee Bucks per 112-97. La sua partita è durata appena 14′ in totale (4 punti, 2 assist ed 1 rimbalzi), restando fuori praticamente da metà terzo quarto in poi. Il problema (una contusione all’alluce del piede destro) si è palesato già nel primo quarto, quando Brook Lopez ha colpito inavvertitamente il piede dell’ex Cavs e Pistons il quale, nel post partita, ha sottolineato il fatto che, fino all’intervallo, non si era accorto di nulla, salvo poi cominciare a sentire un gran dolore. L’analisi ai raggi X, però, ha dato esito negativo.
Non è finita qui e spostiamoci alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis, dove i Pacers sono stati sconfitti dai Miami Heat per 92-87. I padroni di casa non hanno potuto contare sul miglior Domantas Sabonis (9+14 reb in 35′), a causa di una forte contusione al quadricipite della gamba sinistra, rimediata in seguito ad una ginocchiata, che ha lasciato il giocatore dolorante a fine partita. Chiudiamo con un aggiornamento delle condizioni di Shai Gilgeous-Alexander: la giovane stella dei Thunder, out da una settimana per una fascite plantare al piede destro, resterà fermo almeno fino a metà aprile, quando verrà rivalutato dallo staff medico della franchigia di Oklahoma City.