NBA, in stato avanzato le indagini su Heat e Bulls per tampering
Problemi all’orizzonte per Miami Heat e Chicago Bulls. Come riportato da ESPN nelle ultime ore, sono ormai arrivate alla fase conclusiva le indagini avviate dalla NBA sulle due franchigie poc’anzi nominate, per tampering. Per la precisione, Heat e Bulls sono accusate di aver fatto opera di reclutamento nei riguardi rispettivamente di Kyle Lowry e di Lonzo Ball prima del consentito, in questo caso prima delle 18 (ora statunitense) del 2 agosto scorso, quando è partita la Free Agency 2021.
Come scrive Adrian Wojnarowski, la Lega, a partire dal 7 agosto (data di apertura delle indagini, ndr) ha condotto molti colloqui con vari dirigenti ed agenti dei giocatori, raccogliendo anche messaggi elettronici (e-mail, whatsappe quant’altro) dai membri dei front-office di quattro franchigie (oltre a Bulls e Heat, anche Pelicans e Raptors). Attese a breve le conclusioni definitive e le eventuali sanzioni.
Ricordiamo il pregresso. I Pelicans si accordarono per una trade che ha visto Lonzo Ball (restricted free agent) passare ai Bulls con un quadriennale da 80 milioni, in cambio di Tomas Satoransky e di Garrett Temple (che ha firmato un nuovo triennale da 15.5 milioni). Dall’altra parte, gli Heat hanno firmato Kyle Lowry con un triennale da 85 milioni, concretizzando una sign-and-trade con i Raptors, ai quali sono andati Goran Dragic e Precious Achiuwa. Ad allarmare particolarmente la NBA il fatto che, subito prima, la franchigia floridiana esercitò la player option da 19.4 milioni sul contratto dello sloveno, per poi includerlo nello scambio.
Dal 2019, la NBA è diventata molto più severa nei confronti delle pratiche di tampering, innalzando le multe fino ad un massimo di 10 milioni di dollari, riservandosi anche il potere di sospendere dirigenti, togliere scelte al Draft e finanche, in estremo, anche annullare i contratti. La scorsa estate, ad esempio, i Milwaukee Bucks non poterono firmare Bogdan Bogdanovic, allora restricted free agent a Sacramento e finito quindi agli Atlanta Hawks, arrivando a perdere una scelta al secondo giro del Draft 2022 proprio per accuse di tampering.