NBA FINALS-Top e Flop di gara 1: Lebron James sontuoso, Iguodala spacca la partita
Gara 1 delle NBA Finals 2015 è già passata alla storia come una delle più belle gare di apertura di sempre: andiamo dunque a vedere quali giocatori si sono messi più in mostra e quali invece hanno tradito le attese.
TOP
LEBRON JAMES– Non si può cominciare che da lui, il top scorer della partita, autore di 44 punti di una completezza clamorosa: jumper dalla media, triple, in taglio, in post. Un robot. Peccato solo per quell’ultimo possesso del quarto quarto dove non è riuscito a prendersi un buon tiro per colpa della grandissima difesa di Iguodala. Proprio l’ex 76ers e Nuggets si è alternato ad Harrison Barnes e Draymond Green sulla marcature del Re, ma nessuno di questi è riuscito a fargli perdere ritmo. Un pò evanescente del corso dell’overtime, dove forse ha pagato l’eccessiva benzina sprecata durante tutta la partita.
ANDRE IGUODALA– Probabilmente è lui il vero MVP di questa partita: esce dalla panchina e dopo aver sbagliato la prima tripla mette a referto ben 15 punti con soli 8 tiri dal campo. Aggiunge tre rimbalzi e due assist e una difesa clamorosa su Lebron James negli ultimi 10 minuti di gioco (overtime compreso). Fondamentale.
TIMOFEY MOZGOV/TRISTAN THOMPSON– Lebron James a parte, sono stati loro due i problemi principali per la difesa degli Warriors. Hanno dimostrato uno strapotere clamoroso a rimbalzo, concedendo tanti extrapossessi ai Cavaliers; 9 rimbalzi offensivi complessivi totali per i due, di cui 6 solo di Thompson che ne aggiunge anche 9 difensivi. Ottimo il pick ‘n roll giocato dal russo sia con Irving che con Lebron, che ha consentito al centro di mettere a referto diverse schiacciate spettacolari.
STEPHEN CURRY-Dopo una partita non negativa ma comunque normale, mette a segno nel finale dei regolamentari un paio di canestri che permettono a Golden State di rimanere incollata a Cleveland.
Nonostante la leggerezza sul lay-up a 30 secondi dal termine della contesa, nell’overtime riesce a guadagnarsi quattro preziosissimi tiri liberi decisivi per l’allungo finale. Niente da dire, quando la palla scottava, il vero MVP è venuto a galla. Chapeau.
FLOP
CAVALIERS BENCH-Sapevamo fin dall’inizo della serie che la rotazione di Golden State fosse ben più lunga di quella dei Cavaliers, ridotta a soli 8 uomini. Però se quei tre soli giocatori che escono dal pino scrivono complessivamente 9 punti (tutti di Jr Smith) e ogni volta che escono i titolari la squadra subisce un parziale negativo, allora le cose si mettono veramente male per Cleveland. Sarà fondamentale nelle prossime gare l’impatto che avrà Dellavedova, chiamato a sostituire probabilmente Kyrie Irving infortunato; di più ci aspettavamo anche da Smith, i cui tiri della serata sono stati presi tutti in maniera forzata.