NBA DRAFT 2017 - Jayson Tatum, un ex Duke in top 3
Jayson Tatum è sicuramente uno dei nomi più caldi per il draft di quest’anno, che dopo Fultz e Ball vede un incredibile numero di talenti pronti ad entrare nella top 5. Jayson è sicuramente uno dei favoriti visto le sue abilità sul parquet ma anche perché mentalmente sembra uno dei prospetti più maturi di questa annata. Cresciuto da sua madre Brandy (il padre spesso e volentieri era assente), il giocatore ha già fatto sapere che una volta nella NBA vorrà aprire una associazione a sostegno di madri single e vuole portare a termine il suo percorso di studi nonstante il passagio ai pro. Inoltre Tatum è riconosciuto come un hard-worker, sempre in palestra a cercare di migliorare il suo gioco, tutte qualità ben viste da un allenatore.
– LA STAGIONE A DUKE: La stagione di Tatum ai Blue Devils ha seguito gli alti e bassi della squadra, toccando l’apice nel torneo della ACC vinto da Duke nel quale il freshman ha trascinato la squadra in tutte le quattro partite del torneo, chiudendo in grande nella finale contro Notre Dame con 19 punti e 8 rimbalzi. La sua stagione è partita al rilento a causa di un infortunio al piede ma è venuto fuori nella seconda parte, quando a causa di infortuni degli altri giocatori nel front-court di Duke coach K ha iniziato a schierarlo come stretch-four e Tatum ha risposto alla grande chiudendo con numeri importanti come 16.8 ppg, 6.6 rpg, 1.9 apg, 2.0 spg e 1.5 bpg tirando con il 42.6% dal campo
– PROS & CONS: I suoi 203 cm abbinati a 93 kg e skill da guardia lo hanno trasformato in un incubo per tutte le difese collegiali. I suoi punti forti sono il gioco in post e l’ottimo controllo del corpo quando attacca il canestro, inoltre è uno dei top nel panorama collegiale a livello di isolamenti (37) e punti per possesso (1.108). Se il suo tiro si adattasse velocemente alla distanza NBA diventerebbe fin da subito anche una minaccia sia da situazioni di pick-and-roll sia da pick-and-pop, mentre se questa traslazione non avvenisse Tatum si troverebbe ad essere un giocatore con un buon tiro dalla media e poco altro in una lega che si sta sempre più spostando sull’avere lunghi tiratori per aprire il campo.
I contro riguardano invece soprattutto la sua mentalità difensiva, nella quale tende troppo spesso a prendersi pause lontano dalla palla e ad andare in difficoltà sui blocchi. Inoltre a livello NBA avrà difficoltà a marcare più tipi di ruoli, venendo sempre battuto in velocità dalle guardie e sovrastato fisicamente dai centri.
– DOVE FINIRÀ: Molti mock draft danno l’ex-Duke alla terza posizione ai Boston Celtics, che potrebbero vedere in lui un giovane Paul Pierce, giocatore a cui Tatum viene spesso paragonato come best case scenario, che porterebbe a Boston quell’ala con punti nelle mani di cui i Celtics hanno un disperato bisogno. Se i bianco-verdi gli preferiranno Josh Jackson, Tatum comunque non cadrà molto in basso nel draft visto che squadre come Phoenix e altre di lottery hanno mostrato il loro interesse nel giocatore.