La NBA sospende a tempo indeterminato gli allenamenti di squadra
Con l’emergenza Coronavirus che si sta evolvendo molto velocemente anche negli States, i quali stanno sempre più virando su misure molto simili a quelle adottate, ad esempio, dall’Italia, anche la NBA si adegua. Nella notte, infatti, la Lega ha inviato alle varie franchigie delle nuove linee guida, che si concentrano in particolare sul tema degli allenamenti e degli spostamenti dei giocatori. Novità, infine, arrivano anche sul fronte che riguarda prettamente la sospensione dell’attività agonistica.
Partiamo dal primo punto. La NBA ha sospeso da subito gli allenamenti di squadra; ora il ban è esteso a tempo indeterminato e i giocatori potranno usufruire delle strutture di allenamento solo singolarmente. Nello specifico, si raccomanda di avere un solo giocatore impegnato per ogni canestro, e lo stesso discorso vale per la sala pesi; si raccomanda inoltre di assegnare ad ogni giocatore un allenatore specifico, in modo da ridurre al minimo le occasioni di contatto tra più persone, oltre a disporre controlli continui sulla temperatura corporea di giocatori e staff, per poter cogliere per tempo qualunque situazione problematica.
Passiamo al secondo punto. Fermo restando che coloro i quali si trovano (o debbano mettersi) in auto-isolamento o in quarantena causa Coronavirus non possono muoversi senza l’autorizzazione dei medici, viene consigliato ai giocatori di rimanere nelle città sedi delle franchigie, ma c’è la possibilità di spostarsi, a patto di tenere continuamente aggiornata sulla propria posizione la franchigia di appartenenza. Vietato, ovviamente, il muoversi al di fuori dei confini degli Stati Uniti.
Terzo ed ultimo punto. La sospensione disposta dalla Lega dopo i fatti di Thunder-Jazz dello scorso 11 marzo è della durata di 30 giorni. Fonti interne della NBA, riprese prontamente da Adrian Wojnarowski di ESPN, però, indicano come buona parte dei direttivi delle varie franchigie siano convinti che non si potrà riprendere la stagione prima di metà giugno (con proiezione per le Finals addirittura verso fine agosto). La NBA sta prendendo atto della situazione e, nei prossimi giorni, con tutta probabilità andrà ad estendere il periodo di sospensione.