Davis stende i Sixers, LeVert guida la rimonta Nets a Boston. Ok Clippers e Raptors, Nuggets battuti dai Warriors
La notte NBA ha visto disputarsi otto partite; una serata nella quale il fattore campo non ha inciso, con ben sei vittorie esterne. Partiamo con una delle due vittorie ‘interne’, vale a dire quella dei Los Angeles Lakers sui Philadelphia 76ers allo Staples Center, con il punteggio di 107-120. Ospiti che partono meglio, salvo subire il gran secondo quarto del rientrante Anthony Davis (18 su 37 totali, con 13 reb e 4 stl ed un complessivo 13/19 dal campo), che guida il parziale di 19-37 nel periodo degli angeleni. La squadra di coach Vogel tocca anche il +21 in apertura di secondo tempo (54-75 dopo 1’38” di gioco), controllando poi i tentativi di rientro degli avversari. Bene anche LeBron James (22+14 ast e 7 reb), mentre nei Sixers il migliore è stato Glenn Robinson III (25 e 10/15 al tiro in uscita dalla panchina).
Serata positiva anche per l’altra sponda di Los Angeles. I Clippers, infatti, guidati da Kawhi Leonard (25+8 reb), espugnano la Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City, battendo i Thunder per 109-94. Non basta Dennis Schroeder (24) ai locali; 15+4 reb (4/13 al tiro) per Danilo Gallinari. Grande vittoria in rimonta per i Brooklyn Nets, corsari 129-120 dopo un overtime al TD Garden di Boston con i Celtics. Eppure i padroni di casa (22+5 reb per Jaylen Brown e 21 per Kemba Walker) sembravano in pieno controllo, +21 a metà terzo periodo (50-71 con 6’28” da giocare) e +17 a 12′ dalla fine (67-84); nel quarto conclusivo, però, si scatena Caris LeVert. Il #22 realizza 26 dei 51 punti con i quali i Nets ricuciono il gap, con un 3/3 dalla lunetta con 2 decimi sul cronometro che vale il pari a quota 118 (Boston era avanti di 5 a 10″ dal termine); nell’overtime LeVert domina, mettendo a referto tutti gli 11 punti dei suoi (11-2 il break totale per gli ospiti), chiudendo con il proprio career-high (51 (17/26 al tiro), con 5 ast e 4 reb).
Con un secondo tempo da 62-46 di parziale, i Toronto Raptors violano il parquet della Talking Stick Resort Arena di Phoenix, stendendo i Suns 123-114. Canadesi, sempre più saldi al 2° posto nella Eastern Conference, guidati dal quartetto composto da Pascal Siakam (33+7 reb), Kyle Lowry (28+6 ast e 5 reb), Norman Powell (26) e Chris Boucher (19+15 reb); Devin Booker (22+10 ast) e Cameron Johnson (21) i migliori per i padroni di casa. Stop a sorpresa per i Denver Nuggets, sconfitti a domicilio dai Golden State Warriors. Al Pepsi Center, i californiani (22+10 ast e 5 reb per Andrew Wiggins e 22+5 reb e 5 ast per Eric Paschall) la ribaltano con un ottimo secondo tempo (67-42 il parziale), infliggendo alla squadra di coach Malone (16+13 reb e 7 ast per Nikola Jokic) il ko #20 in stagione.
I San Antonio Spurs (21+6 ast e 5 reb per Dejounte Murray) espugnano di misura (104-103) lo Spectrum Center di Charlotte, casa degli Hornets (20+6 reb e 5 ast per Terry Rozier) in quella che rappresenta la prima vittoria come ‘acting coach’ per Tim Duncan, che stanotte ha sostituito Gregg Popovic sulla panchina texana. Con 28 punti di Malik Beasley, ben supportato da D’Angelo Russell (23+8 ast) e da James Johnson (19+6 reb e 5 ast), i Minnesota Timberwolves vincono allo Smoothie King Center di New Orleans, battendo 139-134 i Pelicans, ai quali non sono sufficienti i ventelli dei vari Jrue Holiday (27+12 ast e 10 reb), Lonzo Ball (26+8 ast e 5 reb), Zion Williamson (25+8 reb e 4 stl) e Brandon Ingram (24); 5 punti (con 2 reb, 2 ast e 2 stl) in 19′ per Nicolò Melli. Infine, al Golden 1 Center di Sacramento, i Kings hanno la meglio 126-133 sui Washington Wizards. In evidenza De’Aaron Fox (31) e Bogdan Bogdanovic (21) per i californiani, Bradley Beal (35+8 ast) e Rui Hachimura (20+6 reb) per i Capitolini.