Minnesota Timberwolves @ Cleveland Cavaliers 97-125: equilibrio nel primo tempo, poi i Cavs allungano grazie al solito LeBron
MINNESOTA TIMBERWOLVES @ CLEVELAND CAVALIERS 97-125
(32-36, 60-63; 79-93)
Finisce gennaio e si interrompe la maledizione, per i Cavaliers: è infatti con un successo largo, che Cleveland si impone sui giovani ma ancora incompiuti Timberwolves.
L’inizio di Minnesota è positivo. Towns va a segno con un tiro da tre punti che dà agli ospiti sei lunghezze di vantaggio (22-16). Il sorpasso arriva con l’alley-oop tra Irving e Thompson a 2’ dal termine, e viene confermato da un’altra alzata con schiacciata, stavolta a favore di Jefferson (30-36). Cleveland comincia a trovare le spaziature giuste: due extra-pass mettono in condizione Korver di ricevere e tirare indisturbato, per il 34-43. I Twolves non vogliono scivolare via dalla partita: Wiggins dall’arco manda a bersaglio i tre punti del 49-52. La risposta arriva con l’ennesimo alley-oop di serata, chiuso da LeBron.
I giochi a due tra Irving e James diventano un cruccio per la difesa avversaria che non sa mai cosa aspettarsi. Il numero 2 sceglie sempre l’alternativa migliore, il che gli permetterà di chiudere con 14 assist, il suo career-high. Verso la fine del terzo periodo, il Re s’inventa una giocata jordanesca sulla linea di fondo, che vale due punti con il libero supplementare (70-88). Nell’ultimo quarto, Lue tiene dentro i titolari per pochi minuti: non appena il vantaggio già consistente aumenta, allunga le rotazioni e si gode l’uscita dal tunnel di gennaio.
MINNESOTA TIMBERWOLVES: Towns 26 (12 reb), Rubio 14 (13 ast), LaVine 8, Wiggins 23, Dieng 2, Muhammad 16, Bjelica 8, Dunn, Jones, Payne, Aldrich.
CLEVELAND CAVALIERS: Thompson 18 (14 reb), James 27 (12 ast), Irving 14 (14 ast), Shumpert 9, Frye 18, Jefferson 4, Korver 20, Felder 9, Jones 2, McRae 4, Liggins.