Miami Heat @ Washington Wizards 97-75: Miami corsara nella capitale
Al Verizon Center di Washington, DC, arrivano i Miami Heat reduci dalla prima vittoria del 2016 e ancora molto vicina alla cime della Eastern Conference. Washington, invece, continua la sua altalenante stagione all’insegna di prestazioni sempre più enigmatiche, fatte da quarti giocati in maniera straordinaria e quarti giocati davvero male.
L’inizio di gara è piuttosto vivace per i ragazzi di coach Wittman che cercano di imporre il proprio ritmo. Miami, dal canto suo, non accetta il ritmo quasi compulivo dei Wizards e cerca di controllare la gara mantenendo un profilo basso. Il primo quarto è segnato da un sostanziale equilibrio con Wall che distribuisce deliziosi assist per i compagni e con Bosh che inizia far vedere che è decisamente la sua serata. 25 Heat, 24 Wizards alla fine dei primi 12 minuti di gioco. Nella seconda parte del primo tempo, avviene proprio quello che non ti aspetti, avendo visto giocare un primo periodo in un certo modo. I padroni di casa per i successivi 12′ tirano 2/22 dal campo (9%), realizzano solo 7 punti e ne concedono tanti, forse troppi in campo aperto ad una squadra che vive di questo genere di pallacanestro. Il problema principale è che i tiri sbagliati dai Wizards non sono tiri contestati o forzati bensì tiri aperti, con tanto spazio tra giocatore con palla e difensore ma quel 9% parla chiaro. Risultato? Heat avanti di 19 alla fine del primo tempo. Da segnalare, come detto, un CB1 in gran spolvero, autore di 13 punti a metà gara. Nel terzo quarto dovrebbe arrivare almeno un tentativo di rimonta da parte dei padroni di casa che effettivamente giocano alla pari (almeno numericamente parlando) degli avversari ma il gap che si è venuto a creare nel secondo quarto rende le cose estremamente difficili. Sono troppi anche i 22 di passivo con i quali Washington inizia il terzo quarto. Nulla da fare dunque e così Miami piazza la seconda vittoria consecutiva e lo fa convincendo, anche senza un Whiteside e un Wade dominanti. Buone le prestazioni di Bosh e Dragic e ottimo apporto dalla panchina (33). Per i padroni di casa, invece, parliamo della nona sconfitta casalinga ed un emblematico 8-9 al Verizon Center (così male in casa solo Nets e Sixers). L’undicesimo posto nella EC non piace sicuramente alla società che, però, deve fare i conti con un’infermeria praticamente mai vuota. L’ottavo posto è ampiamente alla portata ma occorre invertire la rotta per raddrizzare le cose.
MIAMI HEAT (20-13): Deng 9, Bosh 23, Whiteside 6 + 13 RT, Wade 8, Dragic 18, Green 15, Johnson 10, Winslow, Udrih 4, Haslem 2, Andersen 2, Richardson.
WASHINGTON WIZARDS (15-17): Porter 6, Dudley 4, Gortat 12 + 13 RT, Temple 11, Wall 14, Oble 6, Sessions 13, Humphries 6, Eddie 3.