Miami Heat - Il futuro e la questione Wade
Da una settimana circa, circolano le voci su un possibile divorzio tra Dwyane Wade e i Miami Heat. Dopo 11 stagioni NBA al caldo della Florida, il numero 3 degli Heat è entrato al centro di una vicenda che esplica bene qual’è il mondo, dal punto di vista economico e dei contratti, della NBA. Nella scorsa estate, dopo la sconfitta in finale, D-Wade aveva firmato con Miami un rinnovo contrattuale di 2 anni a $31.125 milioni, con un’opzione di uscita dal contratto, però, di $16 milioni. Se dipendesse da Wade, il prodotto di Marquette ha già ripetuto più volte che sarebbe bello per lui chiudere la sua carriera con la canotta degli Heat, ma ora come ora dal primo luglio, potrà iniziare a prendere in considerazione le offerte in arrivo da altre franchigie.
Wade ha giocato 61 partite in stagione, che ha chiuso con una media punti di 21.5 a serata, nonostante i ben noti problemi alle ginocchia, e gli Heat non hanno raggiunto i Playoff, anche a causa dei problemi di salute di Bosh, ma la questione Wade, insieme alla questione se rifirmare o meno Goran Dragic, arrivato da Phoenix a febbraio, sarà indicativo per quella che sarà la prossima stagione degli Heat.
Nel caso in cui Riley, il gm degli Heat, dovesse decidere di conservare il nucleo della squadra, ricordando che gli Heat avranno anche la chiamata numero 10 in questo draft, allora sarà possibile vedere Miami entrare nei Playoff della prossima stagione, ricordandosi che l’ est non è l’ovest per livello, in caso contrario, e dunque di smantellamento del roster si prospetta una stagione di sconfitte, in previsione di una chiamata elevata al draft e con la corsa sfrenata ai tanti free agent dell’estate 2016, su tutti, un nome che è già circolato, quello di Kd, Kevin Durant.